RiP 2132 Salone Bangkok

Published: April 9, 2011, 6:28 a.m.

b'Salone di Bangkok\\n\\nL\\u2019idea del Salone di Bangkok \\xe8 da attribuire all\\u2019editore Prachin Eamlumnow che nel maggio 1979 ebbe l\\u2019intuizione di mostrare al pubblico thailandese quanto di meglio l\\u2019industria dell\\u2019auto avesse da offrire. Giunto alla 32a edizione, il Motorshow di Bangkok \\xe8 oggi il Salone pi\\xf9 importante di tutta l\\u2019Asia con oltre due milioni di visitatori nel 2010. \\nPresenti tutte le principali Case automobilistiche straniere ad eccezione dei brand pi\\xf9 esclusivi come Ferrari, Lamborghini & Co., forse in virt\\xf9 dei pesanti dazi doganali che gravano sulle importazioni (circa il 100%) che rendono di fatto le nostre fuoriserie praticamente inarrivabili anche ai sempre pi\\xf9 numerosi ricchi thailandesi. I dazi doganali non impediscono per\\xf2 di vedere su strada sempre pi\\xf9 spesso auto come Mercedes, Audi e BMW, che pure costano milioni di Bath, mentre la maggior parte del circolante \\xe8 giapponese.\\nNon a caso tutti i principali costruttori del Sol Levante possono contare su impianti produttivi locali che permettono di offrire prezzi d\\u2019acquisto concorrenziali e fanno della Thailandia il maggior produttore al mondo di pick-up, uno dei mezzi a quattro ruote preferiti nella zona, facendo di Bangkok la \\u201cDetroit dell\\u2019Est\\u201d.\\nProprio questa tipologia di veicoli domina la scena degli stand, a cominciare dalla prima mondiale del prototipo Chevrolet Colorado. Il Salone di Bangkok ha rappresentato per la Casa americana l\\u2019occasione ideale per celebrare il centenario esponendo i pick-up che hanno segnato la sua storia. \\u201cSuperior\\u201d serie X del 1926, \\u201cSerie 3100 Stepside\\u201d del 1956 e il pick-up che ha partecipato alla 10.000 miglia \\u2018Old Way Expedition\\u2019 del 2005 facevano da degna cornice alla showcar Colorado che delinea l\\u2019orientamento futuro di Chevrolet. In bella mostra sullo stand anche la Cruze WTCC campione del mondo 2010 a calamitare il folto pubblico e gli obiettivi dei fotografi.\\nCostruito sul premiato DNA di marca, Colorado ha una carrozzeria extended cab su meccanica a trazione integrale con motore 2,8 litri diesel ed \\xe8 stato sviluppato partendo proprio dalle esigenze del mercato thailandese. L\\u2019attenzione ai mercati del Sud-Est asiatico \\xe8 testimoniato anche dalla presenza di marchi come Ford, Nissan, Mitsubishi, Mazda, Isuzu, ma non mancano produttori cinesi (come Chery) e malesi (come Proton) e naturalmente i costruttori premium europei: BMW, Porsche, Mercedes, Lexus, Volvo e Jaguar.\\nNon mancano neppure le due ruote con i maggiori marchi rappresentati direttamente attraverso le proprie filiali. Kawasaki, Yamaha, Honda, Suzuki, ma anche Wuling Motors e vari produttori locali a dir poco originali che espongono moto pi\\xf9 simili a giocattoli che a veri mezzi di trasporto. In effetti, il mercato \\xe8 ancora dominato dai ciclomotori a ruota alta e stretta, anche in virt\\xf9 della forte tassazione che grava sulle due ruote. Un mercato ghiotto quindi per la nostra Piaggio che \\xe8 infatti presente al Salone con uno degli stand pi\\xf9 belli, ovviamente all\\u2019insegna del \\u201cMade in Italy\\u201d. Vespa \\xe8 gi\\xe0 diventato l\\u2019oggetto del desiderio della giovane borghesia thai.\\nLa sempre crescente necessit\\xe0 di mobilit\\xe0 dei mercati emergenti deve fare i conti con alcuni fattori chiave quali l\\u2019inquinamento, la congestione del traffico ed i costi esorbitanti di acquisto e mantenimento di auto e moto, ma resta un percorso obbligato. Se si proietta l\\u2019andamento del PIL della Thailandia sulle aspettative di crescita delle vendite, ci si rende conto della velocit\\xe0 con cui il mercato si sta sviluppando. Ma di propulsione ibrida e elettrica si parla ancora molto poco. \\nLa tendenza \\xe8 piuttosto quella di affrancarsi dalla dipendenza dal petrolio di importazione e sfruttare piuttosto i ricchi giacimenti di gas a nord del Paese. Anche in questo senso il Made in Italy si fa apprezzare attraverso la massiccia presenza dei maggiori produttori di sistemi di alimentazione e di conversione a gas. Un esempio? Gli oltre 5.000 taxi di Bangkok viaggiano a GPL! La risposta giusta per la mobilit\\xe0 sostenibile del futuro potrebbe quindi arrivare da Oriente, con una ricetta peraltro gi\\xe0 ben nota anche da noi.'