Daniel Abbruzzese - Terzo paesaggio e citta: dal trauma al sogno

Published: June 29, 2023, 9:49 a.m.

b'Da qualche decennio la pianificazione dello spazio pare trovarsi in una fase di crisi, che investe in primo luogo l\\u2019attivit\\xe0 dell\\u2019architetto stesso (come sintetizzato efficacemente da Cino Zucchi nel suo recente podcast).

\\xc8 soprattutto nel contesto dello spazio urbano che viene alla luce questa indecisione: da una parte l\\u2019azione pare limitata alla gestione degli spazi in base ad attribuzioni funzionali e allo sviluppo demografico, dall\\u2019altra si notano interventi audaci, che intenderebbero, almeno inconsapevolmente, agire nella dimensione simbolica \\u2013 dimensione che non pu\\xf2 che riferirsi alle alterit\\xe0 assolute di storia e della natura. La citt\\xe0 \\xe8 insomma un fardello di esperienze e traumi vissuti da altri ed uno spazio opposto alla \\u201cnatura\\u201d, un\\u2019astrazione a cui, si presume, l\\u2019essere umano \\xe8 stato un tempo affine.

Al tempo stesso, all\\u2019uomo urbanizzato \\xe8 comunque ben presente quanto la citt\\xe0 sia innanzitutto metafora del suo Dasein. Non a caso, nel momento in cui l\\u2019essere umano si definisce principalmente come ente biologico, le metafore pi\\xf9 ricorrenti riferite alla citt\\xe0 sono di carattere biologico: un organismo che cresce in maniera tentacolare o radiale, innervato come un vegetale, che fagocita lo spazio circostante, afflitto da patologie simili a quelle del sistema nervoso o dell\\u2019apparato circolatorio. \\u201cSe proprio la citt\\xe0 dev\\u2019essere messa in relazione con la fisiologia, pi\\xf9 che a ogni altra cosa essa somiglia a un sogno\\u201d, cos\\xec Joseph Rykwert nel suo saggio fondamentale L\\u2019idea di citt\\xe0, pubblicato da Adelphi nel 1976. Per quanto questa metafora possa sembrare forzata, essa ci invita ad un confronto con ci\\xf2 che lo spazio urbano rappresenta storicamente e, soprattutto, simbolicamente. Il sogno ci ripresenta infatti la realt\\xe0 cosciente in un ordine simbolico, in cui le aspirazioni sono pi\\xf9 chiaramente riconoscibili. Non solo: il sogno \\xe8 contiguo al trauma.

E, non a caso, la narrazione della nascita di ogni citt\\xe0 antica si apre con un momento traumatico. Ne abbiamo un\\u2019immagine perfetta nel fratricidio che prelude alla nascita di Roma \\u2013 e che ricorda da vicino l\\u2019assassinio di Abele da parte di Caino, ovvero colui che, prendendo possesso (dalla radice knh), decreta la fine di un\\u2019umanit\\xe0 dedita all\\u2019agricoltura e all\\u2019allevamento. Tuttavia, non \\xe8 tanto l\\u2019avvicendamento di due societ\\xe0 a dare origine alle leggende di una fondazione sanguinosa, quanto l\\u2019idea che il costruire sia una forzatura rispetto all\\u2019ordine naturale. Il sacrificio iniziale \\xe8 dunque pensato come riparazione di questa rottura, cos\\xec come la sua mitizzazione serve a renderlo presente alla coscienza, mondato dal suo carattere inquietante. Allo stesso modo, i richiami ad una rottura da ricomporre sono parte integrante dei rituali inaugurali e periodici che segnano l\\u2019esistenza della citt\\xe0 nell\\u2019antichit\\xe0.

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