Un residuo fedele

Published: Oct. 31, 2018, 5:55 a.m.

Dico dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo! Perché anch'io sono israelita, della discendenza di Abraamo, della tribù di Beniamino. Dio non ha ripudiato il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete ciò che la Scrittura dice a proposito di Elia? Come si rivolse a Dio contro Israele, dicendo: «Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno demolito i tuoi altari, io sono rimasto solo e vogliono la mia vita»? Ma che cosa gli rispose la voce divina? «Mi sono riservato settemila uomini che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal». Così anche al presente, c'è un residuo eletto per grazia. Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia. Che dunque? Quello che Israele cerca, non lo ha ottenuto; mentre lo hanno ottenuto gli eletti; e gli altri sono stati induriti, com'è scritto: «Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchie per non udire, fino a questo giorno». E Davide dice: «La loro mensa sia per loro una trappola, una rete, un inciampo e una retribuzione. Siano gli occhi loro oscurati perché non vedano e rendi curva la loro schiena per sempre». (Romani 11:1-10 - La Bibbia)Indice della serie sulla Lettera ai Romani Il rifiuto del Messia da parte di molti in Israele determinava un cambiamento nel piano di Dio? Dio avrebbe rigettato il suo popolo? L'apostolo Paolo ha  dimostrato nelle sezioni precedenti che Dio aveva già previsto e annunciato attraverso Mosè e i profeti l'avvicinamento di coloro che erano lontani da Lui, fra le nazioni che non avevano ricevuto la sua legge, ma l'avvicinamento di costoro non significa certamente un ripudio del popolo di Israele da parte di Dio. Infatti era evidente che molti in Israele avevano risposto affermativamente alla chiamata di Dio. D'altra parte, come l'apostolo Paolo osserva, egli era proprio uno di questi! Il Signore aveva scelto Israele nei tempi antichi e aveva stabilito un rapporto con loro diverso da quello che aveva stabilito con ogni altra nazione. Anzi Israele era l'unica nazione che Dio stesso aveva formato per essere di benedizione a tutte le altre nazioni a partire dalla discendenza di Giacobbe attraverso la quale avrebbe attuato la promessa fatta ad Abramo: "Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce" (Ge 22:18).  Quindi la nazione di Israele era stata scelta da Dio addirittura prima che esistesse come nazione... Si poteva pensare che Dio ora avesse completamente dimenticato la nazione che lui stesso aveva formato? Non aveva più nessun significato per lui? L'apostolo Paolo fa notare che ciò che stava accadendo ai suoi tempi, ovvero l'indurimento nei confronti della parola di Dio da parte di molti suoi connazionali, si era già verificato diverse volte nel passato. In particolare egli ricorda ai suoi lettori la situazione terribile in cui si trovava il popolo di Israele ai tempi di Elia che aveva addirittura pensato di essere rimasto l'unico uomo ancora fedele a Dio in Israele. Ma il Signore lo aveva rassicurato rivelandogli che c'erano almeno altri settemila uomini che come lui non si erano abbandonati all'idolatria (1Re 19:14-18). Così anche al presente, nel momento in cui Paolo scriveva, c'era un residuo di Israeliti che avevano creduto in Gesù come Messia ed erano certamente ben più di settemila visto che tremila Giudei si erano già convertiti nel solo giorno di Pentecoste, quel primo giorno di annuncio pubblico del vangelo di Gesù  da parte degli apostoli (At 2:41)! Anche se molti in Israele avevano creduto di poter raggiungere la giustizia di Dio attraverso le proprie opere (At 9:32), grazie a Dio c'era un residuo di Giudei che si erano avvicinati a Dio nel modo giusto confidando nella grazia di Dio rivelata attraverso Gesù Cristo. All'interno del popolo di Israele c'era quindi un residuo eletto (ovvero scelto) per grazia, non per opere,  un residuo fedele che aveva risposto alla chiamata di Dio adempiendo il piano di Di...