Tutto pienamente in Cristo

Published: July 11, 2019, 5:55 a.m.

Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo; perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza; in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce. (Colossesi 2:8-15  - La Bibbia) Indice della serie sulla Lettera ai Colossesi Fin dai suoi albori, l'umanità si è fatta influenzare da forze spirituali che hanno portato l'uomo a peccare e ad allontanarsi da Dio. Dopo l'uscita dall'Eden, la malvagità dell'uomo è andata crescendo di pari passo con l'adorazione di falsi dèi dietro i quali si nascondevano appunto forze spirituali ribelli a Dio  (chiamati "demoni" in De 32:17, Salmo 106:37). Paolo sapeva che queste forze spirituali si  nascondevano anche nelle filosofie e nelle tradizioni della cultura pagana che circondava i cristiani di Colosse.  Per questo motivo li mise in guardia invitandoli a non lasciarsi distogliere da Gesù Cristo. Quando Paolo si riferì agli "elementi del mondo" utilizzò il termine "elemento" (greco: stoicheia) che poteva assumere una varietà di significati in base al contesto, potendo indicare i principi base della spiritualità così come le lettere dell’alfabeto o gli elementi di base della materia, ma anche potenze spirituali malvagie che stanno proprio alla base dell’idolatria.  In questo brano, l’utilizzo dell'espressione "elementi del mondo" è evidentemente riferito all'ultimo di questi significati, all’influenza di potenze spirituali contrapposte a Cristo.  Questo è confermato dal fatto che Paolo si riferì poi diverse volte in questo brano proprio ai "principati e alle potenze", termini che nella tradizione ebraica erano riferiti a diverse categorie di creature angeliche. Paolo sapeva che queste potenze spirituali potevano introdursi anche nella comunità cristiana attraverso idee filosofiche che, invece di esaltare Cristo come Colui nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza  (vedi Colossesi 2:3), favorivano pratiche che, con la falsa promessa di portare verso una conoscenza superiore, aprivano di fatto i credenti proprio all'influenza di forze spirituali estranee, promuovendo una ricerca spirituale che includeva appunto altre creature angeliche come mediatori. Come vedremo in seguito, Paolo si riferirà a queste pratiche come "culto degli angeli" in Colossesi 2:18. Paolo volle ribadire che ogni altra creatura spirituale era inferiore a Cristo infatti egli presentò Cristo proprio come "capo di ogni potenza e di ogni principato". Se si aveva una relazione con Cristo, perché ci si sarebbe dovuti rivolgere ad altri esseri spirituali inferiori per raggiungere la pienezza, la maturità? Come Paolo affermò, Gesù non era paragonabile ad altri, infatti in Gesù il Messia abita corporalmente tutta la pienezza delle deità e i cristiani hanno già tutto pienamente in lui. Se hanno una relazione con Gesù, hanno quindi una relazione diretta con Dio stesso e non hanno bisogno di altro. Coloro che ripongono la loro fede in Gesù non hanno bisogno della circoncisione, non hanno bisogno di un segno nella carne per identificarsi con il popolo di Israele come popolo di Dio,