Sotto maledizione?

Published: Feb. 26, 2019, 6:55 a.m.

Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica».   (Galati 3:10 - La Bibbia) Quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione. È una  frase difficile da comprendere se non la si interpreta alla luce dell'intera rivelazione biblica.   Per comprendere a cosa si stia riferendo Paolo dobbiamo considerare cosa sono le maledizioni e le benedizioni previste dalla legge di Mosè. La legge che Dio aveva dato ad Israele si basava sul concetto di patto o alleanza, molto simile ai trattati di vassallaggio comuni nell'antico oriente in cui un potente prometteva la sua protezione al debole in cambio del suo impegno a servirlo.  Sostanzialmente, i termini del patto, come si legge in Deuteronomio capitoli 27-30,  prevedevano benedizioni per Israele se il popolo avesse fatto la sua parte, mentre prevedeva maledizioni, ovvero conseguenze negative, se il popolo avesse servito altri dèi invece di rimanere fedele al Signore, il Creatore dei cieli e della terra. In linea di massima le benedizioni che si possono leggere in De 28:1-14 riguardavano la protezione dai nemici, la preminenza sulle altre nazioni , una discendenza numerosa, un buon raccolto e in generale prosperità e una buona riuscita nelle proprie attività. Le maledizioni  si trovano nell'elenco in De 28:15-68 e cominciano proprio con questa frase a cui Paolo allude: "se non ubbidisci alla voce del SIGNORE tuo Dio, se non hai cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti e tutte le sue leggi che oggi ti do, avverrà che tutte queste maledizioni verranno su di te e si compiranno per te..." (De 28:15) Le maledizioni prevedevano un ribaltamento delle benedizioni, quindi sconfitta da parte dei nemici, cattivo raccolto, siccità ecc. ma soprattutto un ritorno alla schiavitù come ai tempi dell'Egitto:  "Per non avere servito il SIGNORE, il tuo Dio, con gioia e di buon cuore in mezzo all'abbondanza di ogni cosa, servirai i tuoi nemici che il SIGNORE manderà contro di te, in mezzo alla fame, alla sete, alla nudità e alla mancanza di ogni cosa; ed essi ti metteranno un giogo di ferro sul collo, finché ti abbiano distrutto." (De 28:47-48) "Il SIGNORE ti disperderà fra tutti i popoli, da una estremità della terra fino all'altra; e là servirai altri dèi, che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuto: il legno e la pietra." (De 28:64) Dio aveva liberato Israele dall'Egitto e si era legato a loro attraverso un patto ma, se il popolo non avesse rispettato i termini del patto, il Signore avrebbe di nuovo permesso che fosse sconfitto e deportato in un'altra nazione. La storia biblica ci mostra che  purtroppo le cose erano andate proprio in questo modo.  Infatti il popolo di Israele  si era diviso nei secoli successivi in regno del nord con capitale Samaria e regno di Giuda con capitale Gerusalemme, ed entrambi i regni erano stati trascinati verso l'idolatria dai propri re ignorando tutti gli avvertimenti che Dio aveva mandato attraverso i profeti.  Così Samaria era caduta nel 722 a.c. ad opera degli Assiri e Gerusalemme era caduta definitivamente nel 586 a.c. dopo un lungo assedio ad opera dei Babilonesi. I dettagli si possono leggere nei libri biblici di 1-2 Re e 1-2 Cronache e nei vari libri profetici come Isaia, Geremia, Osea, ecc. Da quel momento in poi Israele non è mai più stato davvero indipendente, infatti dopo il ritorno da Babilonia, Israele è sempre stato soggetto ad altri popoli. Dopo i Medo-Persiani erano arrivati i Greci con Alessandro Magno che poi aveva lasciato quei territori ai suoi generali ed infine, come sappiamo, era cominciato il dominio di Roma. Ma le scritture profetiche avevano annunciato che un giorno Israele sarebbe tornato agli antichi splendori infatti sarebbe venuto un liberatore, un Re discendente di Davide, il cosiddetto Messia (che significa "Unto") che avrebbe riportat...