Quello che conta

Published: March 28, 2019, 6:55 a.m.

Ecco, io, Paolo, vi dichiaro che, se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. Dichiaro di nuovo: ogni uomo che si fa circoncidere, è obbligato a osservare tutta la legge. Voi che volete essere giustificati dalla legge, siete separati da Cristo; siete scaduti dalla grazia. Poiché quanto a noi, è in spirito, per fede, che aspettiamo la speranza della giustizia. Infatti, in Cristo Gesù non ha valore né la circoncisione né l'incirconcisione; quello che vale è la fede che opera per mezzo dell'amore. Voi correvate bene; chi vi ha fermati perché non ubbidiate alla verità? Una tale persuasione non viene da colui che vi chiama. Un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta. Riguardo a voi, io ho questa fiducia nel Signore, che non la penserete diversamente; ma colui che vi turba ne subirà la condanna, chiunque egli sia. Quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono ancora perseguitato? Lo scandalo della croce sarebbe allora tolto via. Si facciano pure evirare quelli che vi turbano! Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni agli altri; poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e divorate gli uni gli altri, guardate di non essere consumati gli uni dagli altri. (Galati 5:2-15 - La Bibbia) Se una persona vi regalasse un biglietto di ingresso prepagato per assistere ad un evento e, al momento di entrare, voi acquistaste un altro biglietto, quel biglietto prepagato non vi servirebbe a nulla e oltretutto voi avreste disprezzato la persona che ve lo ha regalato. Senza rendersene conto, i Galati, insistendo per farsi circoncidere e diventare così proseliti Giudei e parte del popolo di Israele, stavano proprio disprezzando ciò che Gesù Cristo aveva già fatto per loro accogliendoli nel popolo di Dio. Provocatoriamente Paolo afferma che, così facendo, rinunciavano di fatto alla grazia di Dio e si separavano da Cristo. Diventare un proselito Giudeo comportava l'impegno a rispettare tutta la legge di Mosè, quindi se uno straniero si univa al popolo di Israele attraverso la circoncisione dopo aver già ricevuto la grazia di Dio in Gesù, stava affermando implicitamente che la grazia di Dio non era sufficiente ed era necessario sottoporsi alla legge. La legge non veniva quindi utilizzata in modo legittimo come un tutore per condurre a Cristo ma veniva aggiunta a Cristo per ottenere la piena salvezza (si veda le affermazioni di alcuni Giudei in Atti 15:1). Procedere in quel modo non aveva quindi alcun senso. Per avvalorare le proprie tesi, probabilmente alcuni avevano sparso la voce che anche l'apostolo Paolo comunque predicava la circoncisione tra gli stranieri ma egli respinge con forza queste accuse. D'altra parte se fosse stato così, perché subiva forte opposizione dai Giudei ovunque si recasse? Essi infatti lo perseguitavano perché predicava un Messia che era stato ucciso su una croce, uno scandalo per i Giudei. Ma Paolo predicava la croce proprio come mezzo per includere anche i gentili nel popolo di Dio e quel messaggio era incompatibile con la predicazione della circoncisione degli stranieri per entrare a fare parte del popolo di Israele! In effetti leggendo il libro degli Atti vediamo che egli aveva fatto circoncidere solo Ebrei. Ad esempio fece circoncidere Timoteo che era ebreo, in quanto figlio di mamma ebrea, ma non ancora circonciso perché il padre greco non lo aveva fatto circoncidere.  Ovviamente per poter testimoniare nelle sinagoghe insieme a Paolo era necessario che fosse accettato pienamente come Ebreo (vedi At 16:1-3).  Ma per quanto riguarda gli stranieri, come ad esempio Tito che era di famiglia greca (Ga 2:3), Paolo non aveva mai richiesto la circoncisione. L'apostolo Paolo infatti aspettava la "speranza della giustizia" che accomunava tutti i discepoli di Gesù,