Quando c’è lo Spirito di Dio

Published: Sept. 11, 2018, 6:35 a.m.

Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito. Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.(Romani 8:5-11 - La Bibbia) Indice della serie sulla Lettera ai Romani Come si riconosce un albero che è in buona salute? L'albero si riconosce dai frutti.  Ogni tipo di albero porta il suo frutto e, se è in salute, continuerà a produrlo per tutta la sua vita. Allo stesso modo, quando una persona  dice di aver creduto in Gesù, la veridicità della sua affermazione verrà confermata o smentita a distanza di tempo. In sostanza, se si tratta di un albero buono, porterà il suo frutto. Abbiamo già detto in precedenza che il credente può anche cadere perché resiste alla voce dello Spirito dentro di sé, ma questa non può essere la condizione normale nella sua vita. L'apostolo Paolo sapeva bene che quando lo Spirito Santo irrompe nella vita del credente, quest'ultimo ne esce trasformato. Infatti l'apostolo Paolo ricorda in questo brano che la vita naturale dell'uomo è una vita "secondo la carne", ovvero secondo la natura ereditata da Adamo e non rigenerata dallo Spirito di Dio. In quella condizione l'uomo non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo, infatti senza la rigenerazione che Dio opera attraverso il suo Spirito, l'uomo non può piacere a Dio in alcun modo.  La natura non rigenerata dell'uomo lo accompagna e lo conduce alla morte. D'altra parte una persona incredula che non ha sperimentato la nuova nascita, vive la sua vita senza preoccuparsi delle conseguenze e non teme neanche il castigo divino visto che non crede in Dio. Ma l'uomo che ha ricevuto lo Spirito di Dio è per forza di cose influenzato dallo Spirito. Ovviamente egli avrà i suoi punti deboli e le sue difficoltà,  può anche disubbidire rattristando lo Spirito dentro di sé (Ef 4:30) ma quando cade egli si rialzerà, confesserà il proprio peccato, e andrà avanti perché la sua nuova natura cerca la vita e la pace e non lo lascia tranquillo se egli non è a posto con Dio.  Questa è l'esperienza che ogni figlio di Dio rigenerato da Dio può confermare perché la vive  giorno dopo giorno. Mentre l'incredulo non si preoccupa della sua inimicizia con Dio, il credente viene sollecitato continuamente dallo Spirito Santo che lo porta a cercare la riconciliazione con Dio. La presenza dello Spirito Santo nella vita di una persona è quindi l'elemento che differenzia il figlio di Dio dall'incredulo. Paolo non ha alcun dubbio sul fatto che non si può essere credenti, nati di nuovo, e non avere lo Spirito Santo nella propria vita. Infatti ribadisce con forza: Chi non ha lo lo Spirito di Dio, qui anche chiamato lo Spirito di Cristo (v.9), non appartiene a lui.  D'altra parte è vero anche il contrario. Chi ha lo Spirito di Dio, chi appartiene a Dio, in qualche modo manifesterà il frutto del seme che è stato piantato in lui. Se Cristo è presente nella vita del credente, allora lo Spirito agirà nella sua vita nonostante la compresenza della sua natura peccaminosa. L'apostolo Paolo era fiducioso nel fatto che i credenti a cui stava scrivendo avrebbero portato frutto proprio perché avevano lo Spirito di Dio in loro che li avrebbe guidati. Inoltre,