Quale vangelo?

Published: Feb. 13, 2019, 6:55 a.m.

Paolo, apostolo non da parte di uomini né per mezzo di un uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha risuscitato dai morti, e tutti i fratelli che sono con me, alle chiese della Galazia; grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo, che ha dato se stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo malvagio, secondo la volontà del nostro Dio e Padre, al quale sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen. Mi meraviglio che così presto voi passiate, da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. Ché poi non c'è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema. Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema. (Galati 1:1-9 - La Bibbia) Per comprendere la lettera ai Galati occorre tenere presente che, come tutte le lettere che troviamo nella bibbia,  è stata inviata a persone reali come una lettera vera e propria per istruire i credenti ma anche per affrontare problemi specifici dei destinatari a cui si rivolgeva. Il nostro problema è che abbiamo la lettera ma non conosciamo tutto il retroscena che l'ha generata.  Dobbiamo perciò cercare di comprendere a quali problematiche ci si riferisce utilizzando le informazioni a nostra disposizione nella lettera stessa ed eventualmente informazioni storiche inerenti la situazione religiosa e culturale del primo secolo in quella zona specifica. L'apostolo Paolo non scrisse ad una singola chiesa  ma ad un gruppo di comunità che si trovavano in Galazia, una regione che oggi corrisponde ad una zona nel centro-sud della Turchia. Fin dai primi versetti ci si rende conto che la lettera non rispetta gli schemi abituali dell'apostolo Paolo. In particolare, normalmente, quando nel primo secolo si scriveva una lettera, come si può verificare nelle altre lettere di Paolo, c'era una prima parte in cui si mettevano in luce gli aspetti positivi dei destinatari, prima di affrontare eventuali problemi.  In questo caso invece l'apostolo Paolo sembra spinto da un senso di urgenza che lo porta ad introdurre il tema centrale della lettera già nei saluti iniziali  con un tono piuttosto polemico. Come in altre lettere Paolo si presenta come apostolo, ovvero inviato di Gesù,  ma in questo caso egli aggiunge di non essere inviato "da parte di uomini né per mezzo di un uomo".  Questa sottolineatura mette in evidenza l'esigenza di correggere i suoi destinatari su questo punto, come sarà poi chiaro dal resto della lettera dove  egli tornerà più volte su questo concetto: "Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini?" (Galati 1:10) Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunciato non è opera d'uomo... (Galati 1:11) ...io stesso non l'ho ricevuto né l'ho imparato da un uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo. (Galati 1:12) Da questi versetti si percepisce chiaramente che Paolo si sentiva sotto accusa da parte dei suoi destinatari ed era costretto a difendersi. Perché Paolo deve giustificare il suo operato come genuino inviato di Gesù Cristo? Evidentemente, qualcuno in mezzo alle chiese della Galazia lo stava mettendo in discussione. Ma il vero problema di Paolo non era  la difesa della sua persona, come qualcuno potrebbe pensare, bensì il fatto che, screditando il suo apostolato, alcuni stavano screditando anche il  suo messaggio, il vangelo che lui aveva predicato tra le chiese della Galazia. In questo modo costoro stavano sostituendo il vangelo che lui aveva predicato  con una versione che veniva presentata come più genuina e autorevole della sua, ma che in realtà avrebbe fatto enormi danni tra le chiese della Galazia. Si trattava quindi di una situazione delicata e non dobbiamo stupirci ...