Posso ogni cosa in Lui

Published: May 30, 2019, 5:55 a.m.

Ho avuto una grande gioia nel Signore, perché finalmente avete rinnovato le vostre cure per me; ci pensavate sì, ma vi mancava l'opportunità. Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell'abbondanza e nell'indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.  (Filippesi 4:10-13 - La Bibbia) Indice della serie sulla Lettera ai Filippesi Credo che a tutti faccia piacere avere degli amici che si ricordano di noi quando abbiamo dei problemi. È sicuramente cosa gradita ricevere una visita o una telefonata quando siamo malati o ricevere un aiuto pratico quando ne abbiamo bisogno.  Paolo era in carcere e possiamo immaginare quale sia stata la sua gioia quando vide Epafrodito (vedi Fi 2:25, 4:18) portargli dei doni da parte della comunità dei Filippesi. Chissà quanto tempo aveva aspettato quella visita. Egli conosceva bene l'amore che i Filippesi provavano per lui; egli sapeva che, appena fosse stato possibile, si sarebbero fatti certamente vivi, ma si rendeva anche conto che il loro aiuto avrebbe potuto subire un considerevole rinvio a causa delle difficoltà dovute alla persecuzione. Ora finalmente poteva gioire della compagnia di Epafrodito e rallegrarsi per l'aiuto ricevuto dai Filippesi. Ma in questi versetti l'apostolo Paolo ci tenne a far notare che la sua gioia non era legata alla ricezione dei doni ma piuttosto al ravvivarsi del suo rapporto con i Filippesi. Infatti la sua esperienza con Dio lo aveva portato ad essere contento in ogni circostanza. Essere nell'abbondanza era certamente una gioia, ma egli aveva imparato anche a vivere nella povertà affidandosi a Dio in ogni cosa e rallegrandosi nel Signore anche nei momenti di difficoltà. Qui abbiamo una grande lezione da imparare circa la nostra relazione con Dio. È facile essere felici quando siamo sazi e abbiamo tutto ciò che ci serve, è facile ringraziare Dio quando le cose vanno bene, ma saremmo in grado di coltivare il nostro rapporto con Dio e ringraziarlo anche quando ci dovessimo trovare nelle difficoltà e dovessimo avere fame? Non è assolutamente semplice vero? Se la nostra fede fosse forte solo quando tutto va bene, potremmo dire che si tratti di vera fede? L'apostolo Paolo coltivava il suo rapporto con il Signore quotidianamente, aveva imparato ad affidarsi a lui e a rifugiarsi in lui in ogni circostanza; in tal modo egli poteva affrontare ogni situazione con la forza che Dio gli donava, egli poteva davvero affrontare ogni cosa in colui che lo fortificava. Paolo era quindi contento di aver ricevuto aiuto da parte dei Filippesi ma la sua vera gioia non dipendeva da ciò che aveva ricevuto, bensì dal Signore che lo fortificava in ogni situazione. Anche un non cristiano sa rallegrarsi quando tutto va bene ma solo colui che ha un rapporto con Dio e ha riposto la sua fiducia in Lui, è in grado di gioire nel Signore in ogni circostanza.  Se il Signore è Colui che si occupa di noi ogni giorno e nel quale confidiamo in ogni circostanza, anche noi come l'apostolo Paolo possiamo dire: "Io posso ogni cosa in Lui. Posso ogni cosa perché il Signore mi dona la forza per affrontare ogni cosa". Che Dio ci dia di realizzare questo nella nostra vita, qualunque cosa accada, in modo da poter godere dei momenti belli che Lui ci dona ma anche  di poter resistere nei momenti più difficili della vita.