Parole incomprensibili?

Published: Sept. 16, 2019, 6:01 a.m.

Gesù si mise di nuovo a insegnare presso il mare. Una gran folla si radunò intorno a lui. Perciò egli, montato su una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra sulla riva. Egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate: il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. Un'altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. Un'altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto. Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno». Poi disse: «Chi ha orecchi per udire oda». Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole. Egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole, affinché: "Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati"». Poi disse loro: «Non capite questa parabola? Come comprenderete tutte le altre parabole? Il seminatore semina la parola. Quelli che sono lungo la strada sono coloro nei quali è seminata la parola; e quando l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro. E così quelli che ricevono il seme in luoghi rocciosi sono coloro che, quando odono la parola, la ricevono subito con gioia; ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; poi, quando vengono tribolazione e persecuzione a causa della parola, sono subito sviati. E altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine; cioè coloro che hanno udito la parola; poi gli impegni mondani, l'inganno delle ricchezze, l'avidità delle altre cose, penetrati in loro, soffocano la parola, che così riesce infruttuosa. Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono la parola e l'accolgono e fruttano il trenta, il sessanta e il cento per uno». (Marco 4:1-20 - La Bibbia) Indice della serie sul vangelo di Marco Gesù voleva essere capito dalla gente oppure no? Parlava forse in parabole per trarli in inganno? Voleva che udissero ma non comprendessero? Voleva che vedessero ma non discernessero? Voleva che non si convertissero così non sarebbero stati perdonati? Le sue parole erano davvero incomprensibili? Cerchiamo di capire queste dure affermazioni di Gesù alla luce del contesto in cui sono inserite. Ricordiamoci che Gesù stava continuando a predicare il regno di Dio in Israele ma, come abbiamo visto, il suo modo di intendere il regno di Dio non era il medesimo che la maggioranza degli Israeliti stava attendendo.  Gesù, come Giovanni Battista prima di lui, stava infatti insistendo sulla necessità di ravvedersi per accogliere il regno di Dio, mentre la maggioranza degli Israeliti influenzati da una classe politica spiritualmente compromessa attendeva un Messia che li avrebbe liberati dai nemici , ma non si rendeva conto del bisogno di cambiamento interiore necessario per relazionarsi con Dio. Come abbiamo visto, Gesù aveva già ricevuto molte critiche sul suo modo di operare, sul suo modo di intendere il sabato, e addirittura era già stato accusato di essere indemoniato (3:30). Ci rendiamo quindi conto di quante difficoltà stava incontrando la proclamazione del regno di Dio. Non era facile parlare direttamente alla folla di questi temi senza causare una reazione immediata. Comprendiamo quindi l'utilità delle parabole. Esse erano storie tratte dalla vita di tutti i giorni che avevano lo scopo di illustrare una realtà spirituale senza parlarne apertamente. Era un modo per stimolare gli ascoltatori a riflettere senza entrare subito in inutili polemiche con la maggioranza....