Occhio al veleno!

Published: Jan. 21, 2019, 6:55 a.m.

Ora vi esorto, fratelli, a tener d'occhio quelli che provocano le divisioni e gli scandali in contrasto con l'insegnamento che avete ricevuto. Allontanatevi da loro. Costoro, infatti, non servono il nostro Signore Gesù Cristo, ma il proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore dei semplici. Quanto a voi, la vostra ubbidienza è nota a tutti. Io mi rallegro dunque per voi, ma desidero che siate saggi nel bene e incontaminati dal male. Il Dio della pace stritolerà presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi. Timoteo, mio collaboratore, vi saluta e vi salutano anche Lucio, Giasone e Sosipatro, miei parenti. Io, Terzio, che ho scritto la lettera, vi saluto nel Signore. Gaio, che ospita me e tutta la chiesa, vi saluta. Erasto, il tesoriere della città e il fratello Quarto vi salutano. La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen. (Romani 16:17-24 - La Bibbia) Indice della serie sulla Lettera ai Romani Vi è mai capitato di salutare qualcuno e poi, ricordandovi di avere ancora una cosa importante da condividere, riprendere il discorso e fermarvi ancora a parlare  parecchio tempo? A me è capitato moltissime volte. L'apostolo Paolo era ormai avviato verso la conclusione della lettera, e come abbiamo visto nel brano precedente aveva già esteso i suoi saluti a tutti i credenti di Roma che stavano faticando per il signore. Ma nel brano appena letto, prima di concludere con i saluti da parte di alcuni suoi collaboratori tra cui anche il noto Timoteo e Terzio che aveva scritto la lettera sotto dettatura di Paolo, egli sente il bisogno di dedicare poche righe ad un tema che gli stava molto a cuore. Paolo sapeva che purtroppo il male tentava di insinuarsi continuamente nella chiesa di Gesù Cristo. D'altra parte Satana non aveva potuto impedire che Gesù Cristo risuscitasse e riportasse la vittoria, ma poteva creare qualche problema ai figli di Dio che avevano creduto in lui. Uno dei primi modi che l'Avversario (questo è il significato della parola ebraica tradotta "satana") utilizzò per danneggiare la chiesa fu la persecuzione, metodo che egli ama utilizzare ancora oggi, per la verità con scarsi risultati visto che la chiesa quando viene perseguitata cresce ancora di più. Magari cresce clandestinamente, come accade ancora oggi in molti paesi in cui non c'è la libertà di professare la fede, ma cresce! Purtroppo c'è un altro metodo che Satana usa e occorre ammettere che spesso si è rivelato molto più efficace della persecuzione nel fare danni ai testimoni di Gesù. Già nel primo secolo infatti, come emerge dalle parole di Paolo, il Diavolo creava problemi nella comunità cristiana attraverso diatribe interne alla comunità, spesso causate non da fratelli genuini ma da infiltrati che provocavano divisioni e scandali in contrasto con l'insegnamento apostolico. Come ho detto, le  divisioni e gli scandali sono più pericolosi per la vita della chiesa rispetto alla persecuzione più efferata. A qualcuno sembrerà esagerata questa mia affermazione ma consideriamo che normalmente i credenti, quando vengono perseguitati, rimangono fedeli e continuano a parlare di Gesù ad altri anche a rischio della loro vita. In quella situazione,  normalmente non c'è spazio per i falsi fratelli e le false sorelle perché nessuno che non abbia davvero ricevuto Cristo nella propria vita sarebbe pronto a morire per il vangelo. Si tratta quindi di una chiesa più forte e sana. Cosa accade invece nella chiesa quando ci sono scandali e divisioni? Molti sono delusi e abbandonano la chiesa per un tempo, altri purtroppo non vi tornano più. Quanti fratelli e sorelle sinceri si sono allontanati dalla comunità cristiana perché scandalizzati o perché sono stati traviati da insegnamenti contrari alle scritture? Da queste semplici considerazioni è facile comprendere perché Paolo ci tenne, prima di chiudere la sua lettera, a mettere in guardia i credenti circa coloro che inve...