Liberi in Cristo

Published: March 26, 2019, 6:55 a.m.

Ditemi, voi che volete essere sotto la legge, non prestate ascolto alla legge? Infatti sta scritto che Abraamo ebbe due figli: uno dalla schiava e uno dalla donna libera; ma quello della schiava nacque secondo la carne, mentre quello della libera nacque in virtù della promessa. Queste cose hanno un senso allegorico; poiché queste donne sono due patti; uno, del monte Sinai, genera per la schiavitù, ed è Agar. Infatti Agar è il monte Sinai in Arabia e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente, che è schiava con i suoi figli. Ma la Gerusalemme di lassù è libera, ed è nostra madre. Infatti sta scritto:«Rallègrati, sterile, che non partorivi!Prorompi in grida, tu che non avevi provato le doglie del parto!Poiché i figli dell'abbandonata saranno più numerosidi quelli di colei che aveva marito».Ora, fratelli, come Isacco, voi siete figli della promessa. E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello che era nato secondo lo Spirito, così succede anche ora. Ma che dice la Scrittura? «Caccia via la schiava e suo figlio; perché il figlio della schiava non sarà erede con il figlio della donna libera». Perciò, fratelli, noi non siamo figli della schiava, ma della donna libera. Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù. (Galati 4:21-5:1- La Bibbia)   Chi mi conosce sa che consiglio sempre di leggere la bibbia libro per libro e non solo qualche versetto preso a caso qua e là. Infatti questo ci aiuta ad avere una comprensione più completa ed evita che l'interpretazione di un singolo versetto magari fuori dal suo contesto ci porti a sviluppare idee sbagliate, spesso in contrapposizione con il resto delle scritture. Paolo si trovava di fronte a persone la maggior parte delle quali proveniva da religioni che ignoravano il Dio creatore dei cieli e della terra rivelato nelle scritture, persone che non conoscevano nei dettagli le scritture dell'antico testamento. Proprio per questo motivo essi erano facile preda di individui che li stavano influenzando con insegnamenti basati sulla loro interpretazione parziale della legge. Per questo motivo in questo brano Paolo esordisce in maniera provocatoria dicendo "Ditemi, voi che volete essere sotto la legge, non prestate ascolto alla legge?" ovvero, in sostanza, voi che volete fare i maestri, siete sicuri di conoscere bene la materia? Siete sicuri che la legge dica proprio quello che costoro vi stanno insegnando? Ovviamente Paolo non voleva prendersi gioco dei Galati facendo semplice sfoggio della sua conoscenza, ma voleva farli riflettere affinché considerassero il messaggio delle scritture nel suo insieme. Così egli utilizzò il racconto inerente la nascita di Ismaele e di Isacco, che troviamo nella Genesi, come un'illustrazione di ciò che stava accadendo anche nel suo tempo. Si noti che il "senso allegorico" a cui Paolo si riferisce non è quello dell'allegoria utilizzata nella patristica e in epoca medievale, in cui molto spesso i racconti biblici venivano utilizzati come pretesto per insegnare cose che non avevano nulla a che vedere con il senso originale dei testi utilizzati. Infatti, come dimostreremo, Paolo utilizza la narrativa della Genesi e il testo di Isaia applicandoli alla situazione dei Galati ma rimanendo comunque fedele al significato del testo originale. Si tratta quindi di un'applicazione legittima. Entrando nei dettagli dell'illustrazione usata da Paolo, quando Abraamo aveva ricevuto la promessa di una discendenza numerosa, lui e sua moglie Sara avevano pensato di poter "aiutare", per così dire, il Signore a mantenere la sua promessa. Siccome sembrava loro impossibile che Sara alla sua età potesse avere dei figli, Abraamo si era preso per moglie anche la serva di Sara, Agar, dalla quale aveva avuto un figlio chiamato Ismaele. Ma il Signore non aveva gradito quella scelta, non accettò di farsi aiutare da Abraamo, Egli aveva fatto una promessa e l'avrebbe mantenuta.