La vigna e i vignaiuoli

Published: Jan. 7, 2020, 5:55 a.m.

Poi vennero di nuovo a Gerusalemme; mentre egli passeggiava nel tempio, i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani si avvicinarono a lui e gli dissero:  «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di fare queste cose?»  Gesù disse loro: «Io vi farò una domanda; rispondetemi e vi dirò con quale autorità io faccio queste cose.  Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».  Essi ragionavano così tra di loro: «Se diciamo: "dal cielo", egli dirà: "Perché dunque non gli credeste?"  Diremo invece: "dagli uomini"?» Essi temevano il popolo, perché tutti pensavano che Giovanni fosse veramente profeta. Risposero a Gesù: «Non lo sappiamo». Perciò Gesù disse loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose». Poi cominciò a parlare loro in parabole: «Un uomo piantò una vigna, le fece attorno una siepe, vi scavò una buca per pigiare l'uva e vi costruì una torre; l'affittò a dei vignaiuoli e se ne andò in viaggio. Al tempo della raccolta mandò a quei vignaiuoli un servo per ricevere da loro la sua parte dei frutti della vigna. Ma essi lo presero, lo picchiarono e lo rimandarono a mani vuote. Egli mandò loro un altro servo; e anche questo insultarono e ferirono alla testa. Egli ne mandò un altro, e quelli lo uccisero; poi molti altri che picchiarono o uccisero.  Aveva ancora un unico figlio diletto e quello glielo mandò per ultimo, dicendo: "Avranno rispetto per mio figlio". Ma quei vignaiuoli dissero tra di loro: "Costui è l'erede; venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra". Così lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna. Che farà dunque il padrone della vigna? Egli verrà, farà perire quei vignaiuoli e darà la vigna ad altri. Non avete neppure letto questa Scrittura: "La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è una cosa meravigliosa ai nostri occhi"?» Essi cercavano di prenderlo, ma ebbero paura della folla; perché capirono che egli aveva detto quella parabola per loro. E, lasciatolo, se ne andarono. (Marco 11:27-12:12  - La Bibbia) Indice della serie sul vangelo di Marco Il momento in cui Gesù sarebbe stato arrestato si stava avvicinando. Dopo l'azione con cui Gesù aveva ostacolato un uso del tempio che Egli riteneva scorretto (Mr 11:17), Gesù era finito ancora una volta nel mirino dei capi dei sacerdoti e degli scribi che volevano farlo morire (Mc 11:18). Tuttavia Gesù era rimasto  lì a Gerusalemme perché, come aveva detto ai suoi discepoli,  si era recato lì apposta per portare a termine la sua missione che prevedeva la morte sulla croce seguita dalla risurrezione (Mr 10:33-34). I capi dei sacerdoti,  gli scribi e gli anziani del popolo, appena lo videro, cercarono un confronto con lui sempre a caccia di un pretesto per poterlo accusare. Come si era permesso di agire in quel modo nel tempio? Chi credeva di essere? Chi gli aveva dato l'autorità di mettere in discussione ciò che loro avevano stabilito? Gesù poteva semplicemente rispondere che la sua autorità veniva da Dio e che Lui era il Messia, tuttavia egli non ritenne opportuno rispondere in modo diretto perché non era ancora il momento di consegnarsi nelle loro mani. Non diede quindi loro l'opportunità di accusarlo ma fornì loro un ulteriore elemento di riflessione. La risposta di Gesù fu infatti molto saggia perché attirò la loro attenzione su Giovanni Battista, una persona molto amata dal popolo, ma soprattutto colui che aveva annunciato la sua venuta, colui che lo aveva battezzato e che aveva visto lo Spirito Santo venire su di lui (Mc 1:10, Gv 1:32). Proprio quando Gesù era stato battezzato, una voce dal cielo aveva confermato che Gesù era proprio il Messia, il Figlio di Dio (Mc 1:11). Chiedendo loro cosa ne pensassero di Giovanni Battista, Gesù stava in fondo offrendo loro l'opportunità di riflettere anche sulla sua persona. Se avessero ritenuto Giovanni un profeta,