Il sentimento di Gesù

Published: May 9, 2019, 5:55 a.m.

Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre. (Filippesi 2:3-11 - La Bibbia) Indice della serie sulla Lettera ai Filippesi Ognuno pensa ai fatti propri. Questo, purtroppo, è quello che possiamo normalmente constatare intorno a noi.  È raro trovare qualcuno che provi vera empatia, che si interessi davvero di noi, che prenda a cuore le nostre esigenze. D'altra parte dobbiamo ammettere che anche noi il più delle volte siamo così concentrati sui nostri problemi da non avere tempo e risorse da dedicare agli altri. Il più delle volte i nostri problemi sembrano i più grandi, le cose che ci stanno a cuore sembrano le più importanti, le nostre idee sembrano le migliori ai nostri occhi. Tuttavia Paolo in questo brano ci ricorda che come cristiani abbiamo davanti il meraviglioso esempio di Gesù Cristo da imitare.  Nell'incoraggiare i Filippesi a non agire per spirito di parte, cercando gli interessi comuni piuttosto che perseguire i propri interessi personali, stimando il bene comune come superiore al proprio, Paolo non poteva fare altro che porli davanti al supremo esempio di Gesù. Avete mai guardato in questo modo a ciò che Cristo ha fatto? Gesù non ha agito per vanagloria, cercando il proprio compiacimento; Egli ha messo da parte i propri interessi e i propri diritti ed ha affrontato la morte sulla croce per fare i nostri interessi! Ecco quale fu il sentimento che ha animato il Signore Gesù! Normalmente ai tempi di Paolo (ma anche ai nostri giorni), gli eroi erano conquistatori che sottomettevano gli altri, spesso con la violenza. Inoltre la storia è piena di esseri umani che si sono orgogliosamente autoproclamati dèi senza averne alcun diritto! Questo testo dice che Gesù ha invece fatto esattamente il contrario! Infatti Egli aveva tutto il diritto di reclamare la propria divinità perché la sua natura e la sua apparenza era divina ("pur essendo in forma di Dio"), eppure Egli vi rinunciò con umiltà per amore nostro. Non si aggrappò ai propri diritti, non cercò di trarre vantaggio dalla sua posizione, ma vi rinunciò, mettendo da parte le sue prerogative divine e umiliandosi al punto da manifestarsi in forma umana, assumendo addirittura la posizione di servo tra gli uomini! Egli era senza peccato e non c'era alcun motivo per cui dovesse essere ucciso, eppure accettò con ubbidienza la morte sulla croce per riscattarci dai nostri peccati. L'apostolo Paolo evidenzia però che l'abbassamento di Gesù non è stato un punto di arrivo. Infatti Dio lo ha sovranamente innalzato riportandolo al posto che gli spettava, ponendo la sua persona al di sopra di chiunque altro, affinché ogni creatura nell'universo si pieghi dinanzi a Lui e lo riconosca come il Signore! Sì, il Re si è fatto servo ma poi è stato innalzato di nuovo al posto che gli spettava! Quanto abbiamo da imparare dal nostro Signore Gesù noi che spesso ci innalziamo per dominare gli uni sugli altri. Per servire il nostro fratello, la nostra sorella, dobbiamo invece  abbassarci con umiltà  avendo lo stesso sentimento di Gesù!  Se abbiamo davvero fiducia nel Signore, dovremmo renderci conto che non abbiamo bisogno di sgomitare per affermare i nostri diritti perché sarà Lui stesso ad occuparsene a tempo debit...