Il regno di Dio è vicino

Published: Aug. 22, 2019, 5:55 a.m.

Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù si recò in Galilea, predicando il vangelo di Dio e dicendo: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo». Mentre passava lungo il mare di Galilea, egli vide Simone e Andrea, fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. Gesù disse loro: «Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini». Essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. Poi, andando un po' più oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello, che anch'essi in barca rassettavano le reti; e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se ne andarono dietro a lui. (Marco 1:14-20 - La Bibbia) Indice della serie sul vangelo di Marco   Il ministero di Gesù stava entrando in una nuova fase. Il suo araldo Giovanni, mandato davanti a lui per preparare il popolo ad incontrare il Re era stato messo in prigione e a quel punto il Re stesso continuò a predicare il ravvedimento in vista del regno di Dio, predicando il vangelo, ovvero la buona notizia di Dio. Quando oggi ci riferiamo al vangelo, pensiamo subito ad annunciare la morte e la risurrezione di Gesù, ma ovviamente Gesù non poteva ancora parlare di queste cose che, come vedremo in seguito, risultavano incomprensibili anche ai suoi più vicini collaboratori. A quale vangelo dovevano credere le persone a cui Gesù predicava? In cosa consisteva il vangelo di Dio, ovvero la buona notizia di Dio annunciata da Gesù? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo considerare che possiamo parlare di regno di Dio, o regno dei cieli come viene chiamato in altri brani dei vangeli, quando è Dio a governare, a regnare, in modo diretto sul creato. Se leggiamo la bibbia ci rendiamo conto che il Regno di Dio sul creato è una realtà già nel giardino dell'Eden con il Signore che affida all'uomo, creato a sua immagine, la responsabilità di governare: Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra» (Genesi 1:28) Sappiamo però che l'uomo disubbidì a Dio e fu cacciato dall’Eden, istigato dal serpente che non era un semplice animale ma un essere spirituale poi conosciuto come Satana (vedi Ap 12:9, Ap 20:2) che si ribellò a Dio trascinando con sé l'umanità. Da quel momento in poi l'uomo continua a governare questo mondo ma, come tutti possono osservare, non lo sta facendo in comunione con Dio ma piuttosto influenzato da quelle medesime potenze spirituali che lo hanno spinto a peccare. Ecco perché nella bibbia il termine "mondo" è spesso utilizzato in modo negativo riferendosi proprio ad un sistema che si oppone a Dio ed è influenzato da forze spirituali malvagie (Ef 6:12). Il resto della bibbia ci mostra il piano di Dio per ristabilire il suo Regno trionfando sulle forze spirituali ribelli. In mezzo ad un mondo idolatra, egli scelse Abramo e da esso trasse diverse nazioni tra cui Israele, il popolo che egli scelse per essere la luce delle nazioni proprio attraverso il suo Messia (vedi Isaia 42:6, 49:6). Il Messia avrebbe regnato con giustizia ristabilendo proprio il regno di Dio cominciando da Israele per estenderlo alle altre nazioni (Vedi Isaia 60:3). Così leggendo che Gesù annunciava l'imminenza del regno di Dio, la nostra mente ci porta subito a questo brano di Isaia che introduce proprio il Messia: Quanto sono belli, sui monti, i piedi del messaggero di buone notizie, che annuncia la pace, che è araldo di notizie liete, che annuncia la salvezza, che dice a Sion:«Il tuo Dio regna!» (Isaia 52:7) Ogni pio Israelita attendeva il regno di Dio che finalmente avrebbe spazzato via l'idolatria dei popoli circostanti stabilendo un mondo nuovo in cui avrebbe regnato la giustizia e la pace. Non ci stupisce quindi di leggere alla fine della Bibbia, in Apocalisse,