Figli di Abraamo

Published: Feb. 21, 2019, 6:55 a.m.

O Galati insensati, chi vi ha ammaliati, voi, davanti ai cui occhi Gesù Cristo è stato rappresentato crocifisso? Questo soltanto desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito per mezzo delle opere della legge o mediante la predicazione della fede? Siete così insensati? Dopo aver cominciato con lo Spirito, volete ora raggiungere la perfezione con la carne? Avete sofferto tante cose invano? Se pure è proprio invano. Colui dunque che vi somministra lo Spirito e opera miracoli tra di voi, lo fa per mezzo delle opere della legge o con la predicazione della fede? Così anche Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia. Riconoscete dunque che quanti hanno fede sono figli d'Abraamo. La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunciò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni». In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo. (Galati 3:1-9 - La Bibbia) Si usa dire che "chi comincia bene è a metà dell'opera". Però è anche vero che a volte si può cominciare bene e finire male.  Era proprio questo il pericolo che l'apostolo Paolo temeva per i destinatari della sua lettera. Per questo motivo l'apostolo Paolo, entrando nel vivo del tema di questa lettera, manifesta un forte disappunto verso quanto stava accadendo tra le comunità della Galazia. Le parole che egli utilizza sono aspre e si rivolge ai suoi interlocutori chiamandoli più volte "insensati". Anche il termine tradotto "ammaliati" nel testo originale è piuttosto forte come se essi si fossero fatti condizionare da una sorta di incantesimo. Perché Paolo utilizza un tono così forte? Era davvero così grave che i suoi interlocutori si facessero circoncidere? In fondo, anche lui era un Giudeo ed era quindi circonciso... Se si rilegge il brano immediatamente precedente comprendiamo che Paolo aveva percepito un'estrema pericolosità nel messaggio che si stava diffondendo. Il problema non era certamente la circoncisione o l'incirconcisione, come Paolo spiegherà meglio in seguito, ma i motivi che stavano spingendo alcuni stranieri ad aderire al giudaismo tramite la circoncisione, motivi che avrebbero finito per rendere l'opera di Cristo inefficace ai loro occhi. L'argomentazione di Paolo è chiara. Quando avevano riposto la loro fede in Gesù Cristo, il Signore aveva già dimostrato di gradire quegli stranieri nel suo popolo donando loro lo Spirito Santo. Se Dio avesse voluto che fossero circoncisi e fossero diventati Giudei, non avrebbe dato loro lo Spirito Santo prima della circoncisione! Per quale motivo pensavano che la circoncisione li avrebbe resi più completi ("completi" è il senso della parola tradotta "perfetti" in italiano)? Essi avevano cominciato bene affidandosi alla grazia di Dio per la loro salvezza, avevano accolto il messaggio di Paolo che presentava il "Cristo crocifisso" ovvero  l'opera del Messia, la sua morte,  la sua risurrezione, e gli effetti che tale opera aveva sulla storia dell'umanità. Ma ora pensavano di dover fare qualcosa per essere parte integrante del popolo di Dio in maniera più completa, come se lo sforzo umano (la carne) potesse aggiungere qualcosa al loro stato. Questo per Paolo, come vedremo più avanti, equivaleva a rinnegare l'opera di Gesù Cristo. Come Paolo ricorda ai Galati, egli sapeva che essere cristiani comportava delle sofferenze che i suoi interlocutori avevano già cominciato a patire.  Infatti il Giudaismo con le sue sinagoghe era religione lecita per il governo di Roma che aveva anche concesso ai Giudei di essere esentati dal culto imperiale, ma i cristiani non godevano di quel privilegio se non rimanevano all'interno del giudaismo.  Uno degli effetti dell'adesione al Giudaismo tramite la circoncisione poteva quindi essere quello di evitare la persecuzione nell'immediato. Questa poteva essere un'ulteriore argomentazione utilizzata da coloro che stavano istigando i Galati alla circoncisione,