Fermi nella grazia

Published: July 19, 2018, 6 a.m.

Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio; non solo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza, e l'esperienza speranza. Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato. (Romani 5:1-5 - La Bibbia)Indice della serie sulla Lettera ai Romani Quando una persona mi dice di credere in Gesù, eppure non si sente a posto con Dio e nutre dei dubbi sulla propria salvezza, sono preoccupato perché temo che quella persona non abbia davvero instaurato un rapporto con Dio sulla base della fede. Infatti se siamo stati dichiarati a posto con Dio sulla base della fede, non dobbiamo più avere paura del giudizio. La prima conseguenza della giustificazione per fede è proprio la pace con Dio, il ristabilimento di una relazione personale con il nostro Creatore che ci ama. Se abbiamo ricevuto la grazia da parte di Dio non abbiamo bisogno di agitarci per ottenere altro. Dobbiamo fidarci di Dio e restare fermi nella grazia alla quale abbiamo avuto accesso. Alcuni si lasciano ingannare dalle sensazioni e dicono frasi del tipo "non sento Dio vicino a me in questo momento..." e così vacillano nella fede. Ma la grazia di Dio non dipende da ciò che noi sentiamo ma dalla sua fedeltà alle promesse. Così come abbiamo creduto in Dio per ottenere il perdono dei nostri peccati dobbiamo continuare a credere che Dio mantiene fede alle sue promesse e nessuno può rapirci dalla sua mano. Non lasciamoci ingannare dall'avversario e dalla nostra natura peccaminosa che ci portano a dubitare dell'amore di Dio per noi. Se rimaniamo in Cristo, noi rimaniamo in uno stato di grazia davanti a Dio e abbiamo libero accesso davanti a Lui e Lui continua ad operare in noi per realizzare il suo piano che è quello di renderci partecipi della sua gloria, ovvero della sua stessa persona. Nessuno può derubarci della speranza della vita eterna che Egli ha promesso a tutti coloro hanno riposto in Lui la loro fede. Dio ha creato gli esseri umani a sua immagine e il suo obiettivo è quello di annullare gli effetti del peccato nella vita dell'uomo per ripristinare quell'immagine perfetta! Quando la nostra redenzione sarà completa, quando risorgeremo, allora la gloria di Dio sarà di nuovo perfetta ed evidente in noi. Noi ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio, nell'attesa della nostra completa redenzione, celebrando il Signore perché sappiamo che Egli compirà ciò che ha promesso! Certo, l'apostolo Paolo non ignorava che nella vita ci sono anche momenti difficili segnati dalla sofferenza. Cosa farà il credente in quei momenti? Si lascerà prendere dallo sconforto e dalla disperazione? No, anche in mezzo alla sofferenza il credente può continuare a gloriarsi nella speranza della gloria di Dio che lo aspetta! Se confidiamo nel Signore, le sofferenze che possiamo passare in questa vita non ci allontanano da Lui, anzi in un certo senso, come Paolo osservò in questo brano, possono rafforzare la nostra relazione con Dio! Infatti l'afflizione ci aiuta ad esercitare la pazienza portandoci a dipendere sempre di più dal Signore perché ci rimettiamo nelle sue mani. In questo modo il Signore forgia il nostro carattere e ci permette di accrescere la nostra esperienza nel cammino con Lui. Più cresciamo nelle vie di Dio e più diventa viva in noi l'attesa della beata speranza, della vita eterna in cui non ci sarà più spazio per la sofferenza. La nostra speranza può essere oggetto di biasimo da parte di coloro che non credono i quali ci possono considerare dei poveri illusi. Ma noi sappiamo che Dio non deluderà la nostra speranza, egli manterrà le sue promesse e questo è confermato dalla presenza dello Spirito di Dio dentro di noi che c...