Eredi delle promesse

Published: July 16, 2018, 8:15 a.m.

Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abraamo o alla sua discendenza in base alla legge, ma in base alla giustizia che viene dalla fede. Perché, se diventano eredi quelli che si fondano sulla legge, la fede è resa vana e la promessa è annullata; poiché la legge produce ira; ma dove non c'è legge, non c'è neppure trasgressione. Perciò l'eredità è per fede, affinché sia per grazia; in modo che la promessa sia sicura per tutta la discendenza; non soltanto per quella che è sotto la legge, ma anche per quella che discende dalla fede d'Abraamo. Egli è padre di noi tutti (com'è scritto: «Io ti ho costituito padre di molte nazioni») davanti a colui nel quale credette, Dio, che fa rivivere i morti, e chiama all'esistenza le cose che non sono. Egli, sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent'anni) e che Sara non era più in grado di essere madre; davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella sua fede e diede gloria a Dio,  pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo. Perciò gli fu messo in conto come giustizia. Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia, ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore, il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. (Romani 4:13-25 - La Bibbia) Indice della serie sulla Lettera ai Romani Come possiamo ereditare le promesse di Dio? Come possiamo avere vita eterna? La risposta è semplice: nello stesso modo in cui a suo tempo Abramo ricevette le promesse. Abramo aveva ricevuto la promessa di essere "erede del mondo", espressione che in questo contesto si riferisce alla promessa di possedere una discendenza numerosa che si sarebbe estesa a molte nazioni come abbiamo letto: "Egli, sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza»". (Ro 4:18) Si può leggere tale promessa in Genesi 15:5-6: "Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».  Egli credette al SIGNORE, che gli contò questo come giustizia. Abramo credette a Dio e Dio mantenne le promesse, infatti dalla discendenza fisica di Abramo è derivato il popolo di Israele ma anche tanti altri popoli sparsi per il mondo. Ma Abramo non è solo padre di molte nazioni in senso fisico, infatti in questo capitolo, come avevamo già letto in Ro 4:12, l'apostolo Paolo sta considerando che oltre ad una discendenza fisica, Abramo ha anche una discendenza spirituale ed in quel senso Paolo osservò che Abramo è anche "padre di noi tutti", ovvero di tutti coloro che ripongono la loro fede in Dio. D'altra parte Dio non aveva solo promesso ad Abramo una numerosa discendenza fisica ma gli aveva promesso che tutte le famiglie della terra sarebbero state benedette nella sua discendenza (vedi genesi 22:18, 26:4, 28:14). Come emerge da altri brani del nuovo testamento, l'apostolo Paolo non aveva dubbi sul fatto che tale benedizione per tutte le famiglie della terra fosse proprio fondata sulla fede (Vedi Galati 3:8) e si fosse realizzata in modo completo nel discendente di Abramo più illustre, ovvero il Messia Gesù (Vedi Galati 3:16). Secondo il ragionamento di Paolo, se Abramo ha ereditato, ovvero si è impossessato di ciò che Dio ha promesso a lui e alla sua discendenza fisica, esclusivamente sulla base della fede, per analogia anche le promesse valide per la discendenza spirituale di Abramo devono essere ereditate sulla base della fede. Paolo lo dimostra con un ragionamento un po'complesso ma logico.