Compassione e potenza

Published: Oct. 14, 2019, 5:55 a.m.

Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: «Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco». Difatti, era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare. Partirono dunque con la barca per andare in un luogo solitario in disparte. Molti li videro partire e li riconobbero; e da tutte le città accorsero a piedi e giunsero là prima di loro. Come Gesù fu sbarcato, vide una gran folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore che non hanno pastore; e si mise a insegnare loro molte cose. Essendo già tardi, i discepoli gli si accostarono e gli dissero: «Questo luogo è deserto ed è già tardi;  lasciali andare, affinché vadano per le campagne e per i villaggi dei dintorni e si comprino qualcosa da mangiare». Ma egli rispose: «Date loro voi da mangiare». Ed essi a lui: «Andremo noi a comprare del pane per duecento denari e daremo loro da mangiare?» Egli domandò loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Essi si accertarono e risposero: «Cinque, e due pesci». Allora egli comandò loro di farli accomodare a gruppi sull'erba verde; e si sedettero per gruppi di cento e di cinquanta. Poi Gesù prese i cinque pani e i due pesci, e, alzati gli occhi verso il cielo, benedisse e spezzò i pani, e li dava ai discepoli, affinché li distribuissero alla gente; e divise pure i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono e furono sazi, e si portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane, ed anche i resti dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. (Marco 6:30-44 - La Bibbia) Indice della serie sul vangelo di Marco Gesù aveva un grande amore e una grande compassione per gli esseri umani e in questo brano lo vediamo in modo particolare. In quel momento Lui e i suoi apostoli avrebbero avuto bisogno di riposo, infatti gli apostoli erano appena tornati dalla missione nella regione circostante (Marco 6:7-12) e Gesù propose loro di recarsi in barca in un luogo in disparte così potevano anche parlare con un po’ di tranquillità.  Infatti erano talmente pressati dalla folla da non riuscire a trovare nemmeno il tempo di mangiare! Ma la folla era giunta prima di loro in quel luogo e li stava già aspettando. A quel punto Gesù, come farebbe qualunque personaggio pubblico, avrebbe potuto dire: “Abbiate pazienza! Anche io e i miei discepoli abbiamo diritto ad un po’ di tranquillità e di riposo. Ora lasciateci in pace!”. Ma Gesù era diverso. Egli era pronto a rinunciare al suo riposo per continuare ad insegnare a quelle persone perché avevano bisogno di ascoltare le sue parole!  La sua compassione per loro aveva prevalso sulla sua stanchezza. Infatti guardando quelle persone egli le vedeva come pecore che non hanno pastore, ovvero come un popolo senza un capo, senza una guida. D’altra parte il loro capo Erode Antipa, come abbiamo letto, colui che si presentava come il Re dei Giudei, era occupato nelle sue festicciole durante le quali aveva anche perso la vita Giovanni il Battista. Poteva quel tale essere una vera guida per il popolo? No. Gesù sapeva bene che essi avevano bisogno di essere guidati dal vero Re dei Giudei, dal Messia che era proprio lì  in mezzo a loro per salvarli! E il vero Re dei Giudei non si tirava indietro ma era pronto a rinunciare alla sua privacy pur di recare parole di grazia al suo popolo. Gli apostoli però cominciavano a spazientirsi. Le ore passavano e probabilmente cominciavano ad avere fame oltre a sentire la stanchezza. Così invitarono Gesù a congedarsi dalla folla in modo che anche la folla potesse rientrare nei villaggi circostanti per comprare del cibo. Sembrava una proposta ragionevole, vero? Ma Gesù, nella sua compassione, decise di rendere memorabile quella giornata per tutte quelle persone. Il Re avrebbe provveduto cibo per il suo popolo, come una vera guida avrebbe dovuto fare. “Date loro voi da mangiare” disse Gesù ai suoi discepoli.