Ciò che è lecito

Published: Sept. 6, 2019, 5:55 a.m.

In un giorno di sabato egli passava per i campi, e i suoi discepoli, strada facendo, si misero a strappare delle spighe. I farisei gli dissero: «Vedi! Perché fanno di sabato quel che non è lecito?» Ed egli disse loro: «Non avete mai letto quel che fece Davide, quando fu nel bisogno ed ebbe fame, egli e coloro che erano con lui? Com'egli, al tempo del sommo sacerdote Abiatar, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani di presentazione, che a nessuno è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a quelli che erano con lui?» Poi disse loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato; perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato». Poi entrò di nuovo nella sinagoga; là stava un uomo che aveva la mano paralizzata. E l'osservavano per vedere se lo avrebbe guarito in giorno di sabato, per poterlo accusare. Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati là nel mezzo!» Poi domandò loro: «È permesso, in un giorno di sabato, fare del bene o fare del male? Salvare una persona o ucciderla?» Ma quelli tacevano. Allora Gesù, guardatili tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza del loro cuore, disse all'uomo: «Stendi la mano!» Egli la stese, e la sua mano tornò sana. I farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui, per farlo morire. (Marco 2:23-3:6 - La Bibbia) Indice della serie sul vangelo di Marco Gli Ebrei avevano ricevuto un grande dono da parte di Dio nella legge che Dio  aveva dato loro tramite Mosè. Il Signore aveva infatti previsto per loro un giorno bellissimo che avrebbe distinto Israele da tutti i popoli circostanti i quali non avevano nulla del genere. Sarebbe infatti stato un giorno a Lui dedicato, un giorno in cui si sarebbero potuti riposare dal proprio lavoro e si sarebbero potuti concentrare sul loro rapporto con Dio insieme ai propri famigliari e a tutti coloro che vivevano con loro ( si legga Esodo 20:8-10). Non possiamo pensare che Gesù ignorasse o disprezzasse un comandamento così importante per il popolo di Israele. La risposta di Gesù infatti non va vista come un rifiuto della legge inerente il sabato per Israele, ma piuttosto come la sua interpretazione autorevole di tale legge che invitava alla flessibilità e alla misericordia quando la situazione lo richiedeva. I Farisei erano rigidi nell’applicazione della legge e avevano stabilito molte regole da osservare in giorno di sabato affinché il sabato fosse rispettato, ma Gesù voleva invitarli a considerare che nelle stesse scritture c’erano esempi di persone che non avevano osservato rigidamente la legge in alcune situazioni di estrema necessità , senza che ciò avesse attirato una condanna su di loro. Gesù citò quindi il brano di  1 Samuele 21:1-7 in cui il Re Davide per salvare la propria vita e quella di coloro che erano con Lui, mentre scappava da Saul, mangiò i pani di presentazione che invece erano riservati per legge ai sacerdoti. In quel caso, viste le circostanze,  il sacerdote Achimelech (padre del sommo sacerdote Abiatar qui citato) aveva assecondato la richiesta di Davide affinché lui e i suoi compagni potessero riprendere le forze. Gesù citò questo episodio per fare comprendere ai suoi interlocutori che la legge andava rispettata considerando però che si possono fare delle eccezioni quando ci sono casi di estrema necessità. Lui era ben più importante del re Davide e insieme ai suoi collaboratori stava svolgendo un ministero urgente per la salvezza di Israele. Era sensato che i discepoli di Gesù, nel loro ministero itinerante, prendessero un po’ di spighe da rosicchiare per sostentarsi in giorno di sabato, lo stretto necessario per sopravvivere e per proseguire nel loro ministero.  Essi non stavano neanche infrangendo la legge perché non si poteva considerare un gesto salvavita come quello come se fosse un lavoro. I Farisei credevano davvero che Dio li avrebbe biasimati per quello? Gesù non disprezza il sabato ma critica il modo in c...