Chi dite che io sia?

Published: Nov. 4, 2019, 5:55 a.m.

Giunsero a Betsaida; fu condotto a Gesù un cieco, e lo pregarono che lo toccasse. Egli, preso il cieco per la mano, lo condusse fuori dal villaggio; gli sputò sugli occhi, pose le mani su di lui, e gli domandò: «Vedi qualche cosa?» Egli aprì gli occhi e disse: «Scorgo gli uomini, perché li vedo come alberi che camminano». Poi Gesù gli mise di nuovo le mani sugli occhi; ed egli guardò e fu guarito e vedeva ogni cosa chiaramente. Gesù lo rimandò a casa sua e gli disse: «Non entrare neppure nel villaggio».Poi Gesù se ne andò, con i suoi discepoli, verso i villaggi di Cesarea di Filippo; strada facendo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che io sia?» Essi risposero: «Alcuni, Giovanni il battista; altri, Elia, e altri, uno dei profeti». Egli domandò loro: «E voi, chi dite che io sia?» E Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». Ed egli ordinò loro di non parlare di lui a nessuno. Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell'uomo soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, e fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse. Diceva queste cose apertamente. Pietro lo prese da parte e cominciò a rimproverarlo. Ma Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: «Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini». Chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e del vangelo, la salverà. E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua? Infatti, che darebbe l'uomo in cambio della sua anima? Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui quando verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli». Diceva loro: «In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio venuto con potenza». (Marco 8:22-9:1 - La Bibbia) Indice della serie sul vangelo di Marco La cecità è un problema molto grave, ma anche la mancanza di una buona vista in senso spirituale può essere un grosso problema. A Betsaida Gesù guarì un cieco. Gesù cercava di evitare pubblicità per non essere assalito dalla folla e per non attirare l'attenzione delle autorità. Così, come era accaduto già in altre occasioni, Gesù esortò quell'uomo a non parlarne con nessuno. Si noti che proprio per evitare di compiere quel miracolo in mezzo alla folla, Gesù lo aveva condotto fuori dal villaggio e poi lo aveva esortato a non rientrare  in Betsaida. Evidentemente l'uomo abitava fuori dal villaggio. Occorrevano diverse ore per percorrere la strada che portava da Betsaida a Cesarea di Filippo, così Gesù ne approfittò per introdurre un argomento importante. Possiamo ben dire che questo episodio è centrale nel vangelo di Marco e segna proprio il passaggio verso l'ultima parte del ministero di Gesù per andare verso la croce. Era giunto il momento di verificare se i discepoli avevano davvero capito chi lui fosse e, al tempo stesso, di rivelare loro il piano per il futuro, un piano che si rivelerà sorprendente per loro. "Chi dice la gente che io sia?". C'erano ovviamente diverse ipotesi che circolavano tra la gente, dal redivivo Giovanni Battista ad Elia o ad uno dei profeti, ma tutte queste ipotesi erano sbagliate. Gesù, però, era soprattutto interessato all'opinione dei suoi discepoli. "E voi, chi dite che io sia?" "Tu sei il Cristo". La risposta di Pietro, che probabilmente fu condivisa anche dagli altri discepoli, era senz'altro la risposta corretta.  Ma cosa significava per Pietro e gli altri quell'espressione? Il Cristo, il Messia, era il Re discendente di Davide che doveva ristabilire la giustizia in Gerusalemme, ripristinare il funzionamento corretto del tempio,