Come creare una Startup innovativa e avviare un business di successo

Published: Jan. 7, 2019, 11:25 a.m.

In questa intervista scoprirai l’ABC della startup innovativa di successo. Troverai consigli e suggerimenti indispensabili, raccontati direttamente da chi lavora nel settore Quante volte ti sei chiesto come creare una startup innovativa? Quanto tempo hai speso su Google senza trovare risposte soddisfacenti? È il momento di vederci chiaro. Continua a leggere per scoprire come fondare una startup che funziona. Ma prima di continuare, chiariamo subito: 1) Startup innovativa o startup è la stessa cosa? No, perché le prime devono avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. 2) Anch’io posso creare una startup innovativa? Avviare una startup di questo tipo, promuovere la tua idea e ottenere risultati “concreti” richiede una serie di passaggi, altrettanto concreti. In questo articolo scoprirai quali sono. Per osservare il mondo delle startup dall’interno, abbiamo chiesto all’advisor Gianluca Manitto (già founder di EpiCura) di spiegare quali sono gli step fondamentali da seguire, con un particolare focus su: Area legale Area contabile Sicurezza eGDPR Marketing Quindi, calandoci nei panni di uno startupper, gli abbiamo posto alcuni degli interrogativi più frequenti. Ecco le sue risposte. D: Ho un’idea innovativa da trasformare in startup. Cosa devo fare prima di partire? R: Occorre capire, più approfonditamente, che tipo di prodotto andare a costruire e capire cosa vuole il mercato. L’errore più frequente è creare un prodotto che al mercato non interessa. D: In che modo l’advisor supporta la crescita delle startup? R: Il mio lavoro consiste nel mantenere un dialogo costante con gli interessati, per capire quale prodotto proporre alle persone che hanno la necessità di utilizzarlo. Si cercano persone disposte a interagire per comprendere le rispettive esigenze, in termini di prezzi e non solo. D: Come gestire l’incrocio tra domanda e offerta? R: Parliamo di due tipi di soggetti, chi offre e chi cerca. Occorre capire cosa spinge gli utenti ad utilizzare altri servizi simili. Quindi, si cerca di strutturare il nuovo prodotto per renderlo unico, evitando di replicare altri modelli esistenti. D: Dopo aver creato la versione beta, come procedo? R: Quando la bozza del prodotto è pronta, una seconda fase importante consiste nello sviluppo dell’applicativo, partendo da te e dal tuo team. C’è sempre una fase intermedia, in cui gun soggetto si interfaccia con il team tecnico per spiegare come costruire il tutto. Poi si passa alla generazione delle prime metriche, importante per rendersi appetibile a un investitore. D: Come posso diffondere un servizio su larga scala? R: Per un prodotto di questo tipo, monetizzare è più difficile se non trovi almeno i primi 10 clienti. Devi generare interesse, parlare con le persone, diffondere il servizio online, investire i primi ricavi in marketing per fare in modo che qualcuno utilizzi il tuo servizio. Questo lo rende appetibile: “Guardateci! Esistono persone interessate ad usarlo”. D: E cosa succede quando inizio ad ottenere altri clienti? R: Un altro fattore importante è che in questa fase puoi capire quali sono le prime criticità, non solo nel software, ma anche nel servizio in sé. Scopri cosa puoi fare per migliorarlo. Ad esempio, un passaggio può risultare poco chiaro e dev’essere modificato, e così via. D: Per raccogliere fondi è necessario avere già un ambiente beta? R: La ricerca dei fondi può iniziare anche prima, ma ti serviranno metriche per verificare la fattibilità del progetto. Un percorso di consulenza valido richiede almeno 5 mesi , anche se per arrivare a un round di raccolta fondi più importante potrebbero volerci anche 8 mesi. Bisogna parlare agli investitori, produrre documenti di valore e rispondere bene alle loro domande, in modo da sciogliere i dubbi e convincerli ad investire. Poi bisogna organizzare un round di raccolta fondi, senza...