BALLANDO CON CECILIA | Pino ROVEREDO (1954-2023)

Published: Jan. 22, 2021, 5 p.m.

b"Nadia LISANTI dialoga con l'autore: Pino ROVEREDO (1954-2023)

Ballando con Cecilia, Bompiani, 2014

Un uomo riceve l'incarico di andare alla Casa dei Matti, padiglione I, per far compagnia ai degenti. Ed ecco spalancargli di fronte il mondo dell'ex manicomio, diverso da quello riformato coraggiosamente da Franco Basaglia, ma al tempo stesso sempre uguale, come un mito che non tramonta. Qui tutti hanno un'identit\\xe0 e una storia, anche se in frantumi. Tra l'odore del disinfettante e quello degli alimenti si aggirano Amalia, che si crede nobile, Anita, la 'donna down' sempre col cappotto addosso, Maria che non fa che cantare, Olga, senza denti e con la mania religiosa, Berto, fissato con le parole crociate. E poi Cecilia: una donna molto anziana, di novantasei anni, di cui molti, troppi, trascorsi in manicomio, non si sa neppure perch\\xe9. Cecilia \\xe8 litigiosa, solitaria, bizzarra. Ma forse ha solo bisogno che qualcuno riconosca che lei '\\xe8'. Allora l'io narrante le offre una cioccolata. Lei si scioglie, cominciano a parlare. Gli racconta la sua vita, di quando faceva la commessa in una pasticceria e guadagnava settanta centesimi alla settimana. Altri tempi: ora lei, come gli altri, non sa pi\\xf9 cosa accade nel mondo. E per quanti sforzi si facciano, non si pu\\xf2 pi\\xf9 tornare indietro, recuperare il tempo ormai trascorso. Si pu\\xf2 solo ballare: un ballo reale e metaforico insieme, perch\\xe9 sulle note scorrono come in un sogno gli anni non vissuti da questi degenti, Cecilia compresa: gli anni perduti.

Musiche con licenza d'uso Epidemic Sound

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