n. 24-20 ospite: Antonio Scurati con "M. Luomo della provvidenza"

Published: Oct. 21, 2020, 8 a.m.

b'Trasmissione curata e condotta da Massimo Maugeri
Regia e postproduzione: Federico Marin

Ospite: lo scrittore Antonio Scurati con cui discutiamo del suo nuovo romanzo "M. L\\u2019uomo della provvidenza" (Bompiani).

Antonio Scurati \\xe8 nato a Napoli nel 1969, \\xe8 cresciuto tra Venezia e Ravello e vive a Milano. Docente di letterature comparate e di creative writing all\\u2019Universit\\xe0 IULM, editorialista del Corriere della Sera, ha vinto i principali premi letterari italiani. Esordisce nel 2002 con Il rumore sordo della battaglia, poi pubblica nel 2005 Il sopravvissuto (Premio Campiello) e negli anni seguenti Una storia romantica (Premio SuperMondello), Il bambino che sognava la fine del mondo (2009), La seconda mezzanotte (2011), Il padre infedele (2013), Il tempo migliore della nostra vita (Premio Viareggio- R\\xe8paci e Premio Selezione Campiello). Del 2006 \\xe8 il saggio La letteratura dell\\u2019inesperienza, seguito da altri studi. Scurati \\xe8 con-direttore scientifico del Master in Arti del Racconto. Del 2018 \\xe8 M. Il figlio del secolo, primo romanzo di una tetralogia dedicata al fascismo e a Benito Mussolini: in vetta alle classifiche per due anni consecutivi, vincitore del Premio Strega 2019, \\xe8 in corso di traduzione in quaranta paesi e diventer\\xe0 una serie televisiva.

[La scheda del libro]
All\\u2019alba del 1925 il pi\\xf9 giovane presidente del Consiglio d\\u2019Italia e del mondo, l\\u2019uomo che si \\xe8 addossato la colpa dell\\u2019omicidio di Matteotti come se fosse un merito, giace riverso nel suo pulcioso appartamento-alcova. Benito Mussolini, il \\u201cfiglio del secolo\\u201d che nel 1919, rovinosamente sconfitto alle elezioni, sedeva nell\\u2019ufficio del Popolo d\\u2019Italia pronto a fronteggiare i suoi nemici, adesso, vincitore su tutti i fronti, sembra in punto di morte a causa di un\\u2019ulcera che lo azzanna da dentro.
Cos\\xec si apre il secondo tempo della sciagurata epopea del fascismo narrato da Scurati con la costruzione e lo stile del romanzo. M. non \\xe8 pi\\xf9 raccontato da dentro perch\\xe9 diventa un\\u2019entit\\xe0 distante, \\u201cuna crisalide del potere che si trasforma nella farfalla di una solitudine assoluta\\u201d. Attorno a lui gli antichi camerati si sbranano tra loro come una muta di cani. Il Duce invece diventa ipermetrope, vuole misurarsi solo con le cose lontane, con la grande Storia. A dirimere le beghe tra i gerarchi mette Augusto Turati, tragico nel suo tentativo di rettitudine; dimentica ogni riconoscenza verso Margherita Sarfatti; cerca di placare gli ardori della figlia Edda dandola in sposa a Galeazzo Ciano; affida a Badoglio e Graziani l\\u2019impresa africana, celebrata dalla retorica dell\\u2019immensit\\xe0 delle dune ma combattuta nella realt\\xe0 come la pi\\xf9 sporca delle guerre, fino all\\u2019orrore dei gas e dei campi di concentramento.
Il cammino di M. Il figlio del secolo \\u2013 caso letterario di assoluta originalit\\xe0 ma anche occasione di una inedita riaccensione dell\\u2019autocoscienza nazionale \\u2013 prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell\\u2019oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor pi\\xf9 ardito tra narrazione e fonti dell\\u2019epoca. Fino al 1932, decennale della rivoluzione: quando M. fa innalzare l\\u2019impressionante, spettrale sacrario dei martiri fascisti, e pi\\xf9 che onorare lutti passati sembra presagire ecatombi future.'