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Valentina Gasparet
"PordenoneLegge"
www.pordenonelegge.it

L\u2019immagine di pordenonelegge di quest\u2019anno ci suggerisce che per leggere la leggerezza ci vogliono almeno due piume. Una sola pu\xf2 essere leggera ma non si lascia leggere. Molte piume sono leggere e si fanno leggere volentieri. D\u2019altra parte, l\u2019interpretazione della realt\xe0, in parole e immagini, ci pone spesso di fronte a segnali ambigui, significati manipolabili, orientati alla nostra immediata adesione. I tempi attuali, a loro volta, con l\u2019incremento delle forme di mediazione e oggi anche produzione tecnologica di messaggi, ci devono trovare attenti, anche sotto la minaccia di eventi tragici che non sempre riusciamo a fermare sulla porta di casa. Se prestiamo attenzione per\xf2, se riusciamo a concentrarci, scopriamo che c\u2019\xe8 una sintassi, un sistema di relazioni complesse che collega immagini e parole e ne permette la disambiguazione. Oppure una felice e ambigua creativit\xe0, quella che trova un senso nel bene, che unisce, che prende significato solo dalla relazione di due e oltre, fino ai molti, e alle loro speranze, non ossessive per\xf2, ma vere e leggere, che ci aiutiamo a leggere insieme.

Pordenonelegge come un Osservatorio sulla letteratura del nostro tempo: dal 13 al 17 settembre, centinaia di autrici e autori faranno tappa alla 24^ edizione del festival, e molti saranno protagonisti dei \u201cDialoghi sul romanzo\u201d, un format che il festival ha avviato da qualche anno, per capire cos\u2019\xe8 oggi il romanzo \u2013 al di l\xe0 dei generi - e in quale rapporto sta con la realt\xe0, quali strade e quali evoluzioni stanno gi\xe0 tracciando gli autori oggi.
Sono 23 i \u201cDialoghi sul romanzo\u201d di pordenonelegge, e attraversano trasversalmente generi, temi e sguardi sul mondo, per sparigliare le carte, trovare intrecci e spunti inediti.
A sessant\u2019anni dalla tragedia del Vajont, due autori ne parleranno a pordenonelegge domenica 17 settembre alle 10.00 all\u2019Auditorium della Regione: in anteprima nazionale Antonio G. Bortoluzzi presenta per Marsilio \u201cIl saldatore del Vajont\u201d, in cui narra ci\xf2 che avvenne prima della tragedia, l\u2019epica della costruzione, l\u2019idea di un\u2019Italia all\u2019avanguardia nelle opere pubbliche e nell\u2019industria. E con Piero Ruzzante dialogher\xe0 intorno al destino, al dolore del popolo e alla resilienza e che nei loro romanzi hanno affrontato la tragedia del Vajont.
Molti altri protagonisti racconteranno romanzi che fanno tappa in anteprima assoluta al festival, come Marco Cassardo di cui \xe8 in uscita \u201cEravamo immortali\u201d, (Mondadori): sabato 16 settembre, alle 19 nello Spazio San Giorgio, sul filo rosso dei rapporti importanti della vita, si confronter\xe0 con Marco Missiroli che nell\u2019ultimo romanzo, \u201cAvere tutto\u201d, racconta una complessa relazione fra padre e figlio.
Andrea Molesini e Gianni Biondillo hanno scritto, con toni molto diversi, due romanzi ambientati durante il fascismo: ne parleranno domenica 17 settembre (ore 12, Piazza della Motta).
In anteprima nazionale anche Cristina Battocletti sar\xe0 a pordenonelegge con \u201cEpigenetica\u201d (La nave di Teseo): venerd\xec 15 settembre, alle 19 nello Spazio Gabelli, dialogher\xe0 del potere e del dolore della scrittura con Paola Mastrocola.
Gabriella Caramore e Lidia Ravera, sabato 16 settembre alle 16 al Capitol, smantelleranno i luoghi comuni che affollano l\u2019argomento della terza et\xe0. Caramore porta in prima al festival \u201cL\u2019et\xe0 grande\u201d (Garzanti), Ravera il suo \u201cAge Pride\u201d (Einaudi).
Di corpi che si addormentano e che si ribellano, e che sono pi\xf9 di ci\xf2 che la nostra mente riesce a comprendere, converseranno domenica 17 settembre, alle 17 al Teatro Verdi, Giorgio Nisini e Roberta Scorranese, che a pordenonelegge porta una novit\xe0, il libro \u201cA questo serve il corpo\u201d, in uscita per Bompiani, mentre Nisini Aurora (HarperCollins).




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