Susanna Bissoli "I folgorati"

Published: Feb. 5, 2024, 12:28 p.m.

Susanna Bissoli
"I folgorati"
Einaudi Editore
www.einaudi.it

\xabPenso che sono sopravvissuta e che forse dovrei cominciare a farmene qualcosa, di questa vita che avanza\xbb.


Si pu\xf2 sopravvivere alla scarica di un fulmine: le tracce magari sembrano minime, ma nel profondo si cambia per sempre. I protagonisti di questo romanzo sono proprio dei folgorati: da quando li ha attraversati la morte, la vita \xe8 diventata una cosa imprevedibile. Una figlia volubile e spinosa, un padre burbero, con la lingua sciolta e la gamba cancara. Sono malati tutti e due, bisticciano e si rincorrono, si aiutano pi\xfa ridendo che piangendo. In un susseguirsi di dialoghi intensi, esilaranti, veri, questo libro ci racconta la forza testarda della famiglia, lo slancio incontenibile verso la fuga, la vulnerabilit\xe0 e il dolore, il peso di certe eredit\xe0 e la scrittura non come scelta ma come un fiume che scorre sotto i piedi.


La vita \xe8 ostinata, e Vera lo sa bene. Quando scopre di essere di nuovo malata (della stessa malattia che ha portato via sua madre, e molte donne della sua famiglia), suo padre Zeno le offre ospitalit\xe0 nella casa dove da anni vive ormai solo \u2013 la \xabSettimana Enigmistica\xbb sempre sul davanzale del bagno, con le caselle riempite a caso, perch\xe9 i vuoti sono insopportabili. La loro \xe8 una famiglia monca ma vitale, spiritosa, dirompente. Nora \xe8 la sorella minore, gestisce da sola una figlia di dieci anni e un negozio di borse dove ha provato a far lavorare Vera, ma lei stava al computer a scrivere anzich\xe9 inserire fatture. Vera infatti ha sempre inseguito, oltre alla libert\xe0, il sogno di diventare scrittrice: per\xf2 \xable storie bisogna pure finire di raccontarle\xbb, non lasciarle a met\xe0, impantanate, un po\u2019 come la sua vita. L\u2019amore accidentato con Franco \u2013 che riesce a farsi venire un attacco di panico mentre l\u2019accompagna a una visita di controllo \u2013 non \xe8 l\u2019\xe0ncora sicura per affrontare la nuova burrasca. Meglio tornare nella casa in cui \xe8 cresciuta, da quel cocciuto di suo padre, che pur di non far vedere a un medico la gamba che gli pulsa gira solo con scarpe di tela sfondate. Ed \xe8 proprio in una stanza chiusa a chiave di quella casa che Vera scopre decine di quaderni fitti fitti di parole: suo padre ha scritto un romanzo? Ma se ha la quinta elementare. Chiss\xe0 se sono le storie che ci salvano, o siamo noi a doverle salvare. Un romanzo dalla grazia rara che sa tenere insieme il riso e il pianto, perch\xe9 \xe8 l\u2019ironia la chiave di tutte le salvezze.

Susanna Bissoli (Verona 1965) ha studiato lingue, mediazione culturale e didattica dell'italiano per stranieri. \xc8 autrice della raccolta di racconti Caterina sulla soglia (2009) e del romanzo Le parole che cambiano tutto (2011), entrambi pubblicati da Terre di Mezzo. Appassionata di teatro, da circa vent'anni conduce laboratori di narrazione interculturale, specialmente con gruppi di donne. Per Einaudi ha pubblicato I folgorati (2024)




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