Rosanna Fantuzzi "Augusto Daolio: uno sguardo libero"

Published: April 12, 2024, 6:18 p.m.

Rosanna Fantuzzi
"Augusto Daolio: uno sguardo libero"
il viaggio, la musica, l'arte, le parole
Mostra allo Spazio Musa: Via della Consolata 11E, Torino
Fino a domenica 12 maggio 2024


Sono passati trentadue anni dalla prematura scomparsa di Augusto Daolio, leader carismatico e fondatore insieme a Beppe Carletti dei Nomadi, uno dei gruppi pi\xf9 longevi e importanti della musica italiana. Un artista simbolo del beat italiano, delle proteste giovanili, di una costante ricerca di libert\xe0 contenuta nel brano pi\xf9 rappresentativo \xabIo vagabondo\xbb e nel motto \xabsempre nomadi\xbb.
\xa0
Per celebrare la figura di Daolio, inconfondibile nei capelli lunghi, barba, occhiali e voce unica, arriva a Torino, nelle sale di Spazio Musa dalll\u201911 aprile al 13 maggio, la mostra\u201cAugusto Daolio: uno sguardo libero\u201d che ha avuto straordinario successo a Reggio Emilia nel 2022 e che illumina, accanto alla storia dell\u2019autore e del cantante, i talenti multiformi di un artista che era anche un pittore e scultore autodidatta.
L'attivit\xe0 di cantante, artista visivo, poeta e divulgatore sar\xe0 testimoniata grazie una serie di materiali (molti dei quali assolutamente inediti) tra cui disegni, dipinti, schizzi, taccuini di viaggio, fotografie, manoscritti e video, la maggior parte dei quali messi a disposizione dagli archivi personali di Rosanna Fantuzzi, compagna di Augusto Daolio. Sar\xe0 un allestimento creato intorno a temi e parole chiave, fortemente caratterizzanti sia la produzione artistica che la vita di Daolio, il cui intimo significato e la cui forza rimangono ancora di forte attualit\xe0.
\xa0
Il diario \xe8 la mostra, la mostra \xe8 il diario.
La bussola che ha condotto gli organizzatori nel disegnare il percorso di mostra sono stati quei valori che hanno caratterizzato con forza il percorso di Augusto, tanto nelle grandi scelte quanto nei gesti quotidiani: umanit\xe0, immaginazione, fratellanza, curiosit\xe0, passione.
Esattamente come egli stesso usava fare nel corso dei viaggi \u2013 trattenendo tutto il possibile sui suoi taccuini stracolmi di cartoline, foglietti, biglietti di musei, adesivi, scarabocchi, fotografie rubate alla quotidianit\xe0, pensieri riportati a biro su ogni genere di supporto \u2013 si \xe8 cercato di riassemblare materiali eterogenei all'interno di un allestimento che riprende la logica del diario, dove il valore delle singole opere non sta tanto nel loro peso specifico, ma piuttosto nel dialogo che creano tra loro. Uno sguardo nella vita e nell\u2019arte di Augusto insieme ai Nomadi, insieme agli amici, al pubblico, agli altri, al mondo.
\xa0
La mostra si sviluppa su nove grandi pagine aperte che corrispondono ad altrettante tracce \u2013 nella loro doppia accezione musicale e di percorso. Una narrazione aperta e interconnessa, in cui arte, societ\xe0, ironia, viaggio, natura, relazioni, giovinezza, sogno, diversit\xe0 e impegno sociale vengono esplorati attraverso le molteplici capacit\xe0 artistiche di Augusto.
In particolare, la forza della sua voce appare oggi pi\xf9 che mai attuale se si pensa alle tante canzoni scritte e cantate insieme ai Nomadi e portatrici di messaggi pacifisti, di rifiuto di ogni forma di guerra, discriminazione o nazionalismo; o ai soggetti di tanti quadri e disegni che ritraggono una natura metamorfica che si fonde con l\u2019elemento umano. Il visitatore potr\xe0 seguire liberamente le tracce tematiche, composte da una sessantina di dipinti, una quarantina manoscritti originali con abbozzi di canzoni e poesie, numerosi schizzi e pagine dai diari, fotografie, video e musica, attivando cos\xec le proprie associazioni mentali e interpretazioni.
\xa0
Il catalogo
Una mostra che nasce dalla forte suggestione creata dai diari di Augusto e che ritorna ad essere cartacea in un catalogo-diario, in vendita a 22 euro presso lo Spazio Musa, arricchito dalle preziose testimonianze raccolte oggi da amici ancora profondamente legati alla sua figura, come Vincenzo Mollica, Marino Bortoletti, Luciano Ligabue e ovviamente Beppe Carletti, ma anche da pensieri e riflessioni appositamente confezionate da quattro giovanissimi ragazzi e ragazze chiamati ad essere parte di questa operazione attraverso un laboratorio di scrittura.
\xa0
\xa0

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it


Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.