Paolo Vanoli
"Geo Poletti Collezionista e Pittore"
Pinacoteca Civica di Como
Mostra aperta fino al 3 marzo 2024
La Pinacoteca Civica di Como, dopo il comodato della grande tela di Paolo Pagani con la Caduta degli angeli ribelli concesso dagli eredi di Huberto Poletti (1954\u20132019), prosegue la collaborazione con la famiglia Poletti organizzando una mostra incentrata sulla figura di Ruggero Poletti, per tutti Geo (Milano, 1926 \u2013 Lenno, Como, 2012).
Ricercato conoscitore di pittura antica, collezionista e pittore in prima persona, Geo Poletti \xe8 una figura di primo piano nel panorama artistico italiano della seconda met\xe0 del Novecento. La sua raccolta, costruita con occhio attento alla qualit\xe0 e senza preclusioni verso gli \u201canonimi\u201d e gli artisti considerati \u201cminori\u201d, ha svolto un ruolo importante nella riscoperta di alcuni pittori poco noti, poi universalmente riconosciuti da critica e mercato, a partire dall\u2019amato Paolo Pagani (Castello Valsolda, Como 1655 - Milano, 1716), di cui sono esposti ben 7 dipinti, e di un genere emblematico della pittura di et\xe0 moderna come la natura morta, esplorata con passione e competenza in molte delle sue diramazioni del Seicento e del Settecento.
\xc8 anche grazie a lui e a Giovanni Testori, compagno di molte avventure nel campo della storia dell\u2019arte, che grandi artisti lombardi a lungo trascurati,da Fra Galgario a Giacomo Ceruti, da Tanzio da Varallo a Cerano, Morazzone e Giulio Cesare Procaccini \u2013 sono entrati nel canone della storia dell\u2019arte italiana e della storia del collezionismo.
Questi orientamenti si riflettono nella collezione di nature morte montata da Geo Poletti, da tempo riconosciuta come una delle maggiori in Italia e come una fondamentale "officina" per lo studio e la comprensione di questo genere, di cui nella mostra di Como verr\xe0 presentata una selezione di capolavori. La qualit\xe0 eccezionale dei quadri Poletti \xe8 testimoniata dalla loro presenza in tutte le principali mostre sul tema degli ultimi sessant\u2019anni e dalle esposizioni dedicate alla raccolta, che comprende alcune straordinarie opere di ambito caravaggesco, organizzate presso la Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma (a cura di Paola Nicita, 2019-2020) e il Palazzo Reale di Milano (Le nature morte di Geo Poletti, a cura di P. Biscottini, A. Zanni, 2019, catalogo Skira).
In parallelo, la collezione dei dipinti di figura si contraddistingue per la coerenza e il gusto per la scoperta che sempre hanno animato le scelte di Geo Poletti, uno \u201ctra i pi\xf9 straordinari cacciatori di quadri del XX secolo\u201d, secondo la definizione di Vittorio Sgarbi. E in effetti la sua raccolta testimoniail fiuto infallibile che guidava le sue esplorazioni nei meandri del Seicento e del Settecento, soprattutto della \u201cpittura della realt\xe0\u201d e del caravaggismo, sulla scia degli studi di Roberto Longhi, cui lo legava uno stretto rapporto, e dell\u2019amico Giovanni Testori, con cui condivideva la passione per la pittura lombarda, dai pittori della peste manzoniana fino a Giacomo Ceruti.
La mostra della Pinacoteca Civica di Como presenta un nucleo significativo dei dipinti antichi acquisiti a partire dagli anni \u201950, che verranno allestiti nelle sale della collezione permanente del museo, in dialogo con le opere l\xec esposte. Oltre ai gi\xe0 ricordati capolavori della natura morta seicentesca, compaiono, tra le altre, tele mitologiche, sacre e ritratti di Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Domenico Fiasella, Paolo Pagani, Giulio Cesare Procaccini, Carlo Francesco Nuvolone, Pietro Antonio Magatti, senza dimenticare alcuni dipinti di grande qualit\xe0 ancora privi di paternit\xe0, in particolare ritratti, che hanno rappresentato e ancora oggi rappresentano una sfida appassionante per gli illustri conoscitori che varcano l\u2019ingresso della residenza milanese dei Poletti.
Ospite d\u2019onore \xe8 poi la grande e scintillante tela con Venere e Amore del cremonese Camillo Boccaccino, un capolavoro della pittura del Cinquecento in Italia Settentrionale, gi\xe0 celebrato nel 1587 dai versi di Giovan Paolo Lomazzo, in cui l\u2019eleganza raffinata di Parmigianino dialoga con la sensualit\xe0 del colore di Tiziano.
Catalogo:
La mostra \xe8 accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, con testi di Paolo Vanoli, Alessandro Morandotti, Giuseppe Frangi, Maria Serena Matarrese e una serie di testimonianze su Geo Poletti di storici dell\u2019arte, antiquari, amici collezionisti.
IL POSTO DELLE PAROLE
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