Paolo Pasquetti "Panchine d'Artista" Coco Cano

Published: Oct. 23, 2023, 1:23 p.m.

Paolo Pasquetti
"Panchine d'Artista"
Vigone




L\u2019artista prescelto per la XII edizione di \u2018Panchine d\u2019Artista\u2019, il progetto culturale per la promozione dell\u2019arte contemporanea all\u2019interno degli spazi pubblici della Citt\xe0 di Vigone (TO), \xe8 Coco Cano.
Uruguayano di nascita (Montevideo, 1952), ma con un cuore enorme rivolto al Piemonte, che lo accolse giovanissimo\u2026 quando la dittatura militare degli anni 70 costringe l\u2019artista all\u2019esilio in Europa, come tanti altri connazionali, per non finire nelle liste infinite di desaparecidosci ricorda il figlio e curatore Federico Cano Correa.

Cos\xec Paolo Pasquetti, Presidente dell\u2019Associazione che da anni si impegna per far conoscere l\u2019arte contemporanea attraverso panchine ideate da artisti di valenza internazionale, presenta il protagonista del 2023:
Quest\u2019anno, la sua opera, \u2018Vida\u2019 \xe8 una panchina gioiosa, idea di unione, e che riassume la \u2018Vita\u2019 che si intrecciava nelle vicinanze della storica ferrovia Airasca \u2013 Saluzzo.
L\u2019opera si specchia infatti verso l\u2019ex Casello ferroviario numero 9, ne amplia l\u2019idea dinamica di accoglienza e ci regala un progetto di rigenerazione urbana unico in Piemonte grazie, in primo luogo, a \u2018I Colori dell\u2019Anima\u2019 dell\u2019artista uruguayano, che troveremo anche nella mostra monografica aperta sino al prossimo 17 dicembre.
Dichiara Fabio Cerato, Sindaco di Vigone, cittadina ormai meta di curiosi e appassionati di arte contemporanea:
Come ormai di consueto, infatti, anche Coco Cano \xe8 chiamato a un duplice, quest\u2019anno triplice, compito: realizzare una panchina/scultura che rimarr\xe0 patrimonio pubblico cittadino e allestire una mostra personale, che per l\u2019edizione in corso si sdoppia eccezionalmente in due location: l\u2019ex casello ferroviario appena riqualificato grazie alla performance del medesimo artista con un folto numero di volontari vigonesi e la barocca Chiesa del Ges\xf9 di Piazza Michele Baretta, dove Coco presenter\xe0 una raffinata selezione dei suoi lavori.

Racconta il critico Tonino Rivolo:A Vigone in mostra troveremo i veri colori dell\u2019anima di Coco Cano.L\xec si irradia a raggiera sulle pareti interne dell\u2019antico edificio religioso barocco una sfavillante ed ammaliante geometria cromatica che rivitalizza quegli spazi e cattura lo sguardo dei visitatori.I singoli colori di fondo dei vari campi verticali, resi netti e riconoscibili, delimitano grandi insiemi all\u2019interno dei quali le singole opere di Coco Cano creano una composizione a mosaico, la quale complessivamente genera a sua volta una sorta di moderna quadreria.

Come avveniva nelle residenze nobiliari del passato, ma dove le personalit\xe0 del casato e le visioni paesaggistiche sono ora sostituite da squarci di narrazione su tela di Coco Cano, che le raduna per assonanze cromatiche o associazioni segniche e le pone sui vari fondali a tinte unite.I colori nel percorso creativo dell\u2019artista uruguaiano hanno infatti un\u2019importanza ed un ruolo essenziali, perch\xe9 ognuno di essi \xe8 l\u2019immagine percettiva ed immaginifica di un significato pi\xf9 profondo che scava con acutezza nelle differenti sfaccettature del vivere e le rende manifeste con un tessuto cromatico composito, ma nitido nella capacit\xe0 comunicativa. Con un obiettivo sottinteso: svelare appieno i palpiti dell\u2019anima.

La mostra, organizzata dall\u2019Associazione Panchine d\u2019Artista e dalla Citt\xe0 di Vigone, con il contributo della Regione Piemonte e il sostegno di Fondazione CRT, \xe8 accompagnata da un catalogo bilingue, italiano/inglese, che sar\xe0 pubblicato durante la mostra, aperta sino al prossimo 17 dicembre, con curatela di Federico Cano Correa e testo critico di Tonino Rivolo


La mostra di Coco Cano \xe8 aperta nei fine settimana fino al 17 dicembre 2023: sabato, 15:00 \u2013 18:00, domenica, 10:30 \u2013 12:30 / 15:00 \u2013 18:00. Giorni feriali: su appuntamento 011.9804269 \u2013 int. 211.




I precedenti eventi espositivi del progetto culturale \u2018Panchine d\u2019Artista\u2019 hanno coinvolto:
\u2022 Elio Garis, 2011, con la prima seduta, \u2018Senza Titolo\u2019, in lamiera laccata arancione
\u2022 Luisa Valentini, 2012 con \u2018Erbario\u2019, in ferro e inserti in vetro
\u2022 Luigi Mainolfi, 2013, con \u2018Per Quelli Che Volano\u2019, in ferro smaltato oro
\u2022 Riccardo Cordero, 2014, con \u2018Sotto l\u2019arco rosso\u2019, in ferro smaltato rosso
\u2022 Giuseppe Maraniello, 2015, con \u2018Il bianco nell\u2019ombra\u2019, in ferro smaltato bianco
\u2022 Fabio Viale, 2016, con \u2018PANKA\u2019, in marmo bianco di Carrara
\u2022 Marina Sasso, 2017, con \u2018Geometrie di natura\u2019, in acciaio inox
\u2022 Nicola Bolla, 2018, con \u2018Pandora\u2019s Box\u2019, sacchi di spazzatura fusi in alluminio nero
\u2022 Enzo Bersezio, 2019, con \u2018Legno Acciaio Numeri Primi\u2019, in legno sbiancato e acciaio corten
\u2022 Carlo D\u2019Oria, 2019, con \u2018Aquae mundi, pietre di fiume e tondini\u2019, in acciaio
\u2022 Grazia Toderi e Gilberto Zorio, 2021, con \u2018G \u2013 Osservatorio\u2019, cemento rosso, pietra di Luserna, resina, fosforo, proiezione video
\u2022 Jessica Rosalind Carroll, 2022, con \u2018Ape che beve\u2019, blocco in pietra di Luserna e fusione in bronzo


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