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Massimo Gatta
"Breve storia di delitti in libreria"
Premessa di Norberto Melis
Graphe Edizioni
www.graphe.it

Librerie come scene del crimine: un avvincente viaggio tra libri e misteri, con storie affascinanti di delitti che si svolgono tra gli scaffali. Un must per ogni fan dei bibliomysteries che ama l'intrigo e desidera scoprire il lato \u201coscuro\u201d del mondo dei libri.


Avete mai letto, nelle pagine di cronaca nera, di qualcuno che sia stato ucciso in una libreria? \xc8 cosa quantomeno molto rara. Nel noir di tutte le epoche e nazioni, invece, accade talora che bibliomani, cacciatori di libri, librai ed editori finiscano coinvolti in omicidi pi\xf9 e meno efferati, e non sempre risolti.\xa0Pur se in tirature di nicchia, le storie di questo tipo sono sufficientemente numerose da essersi guadagnate addirittura una, ormai celebre, definizione:\xa0bibliomysteries.

Da Gustave Flaubert a Hans Tuzzi, le sale nelle quali un avido lettore si inoltra per cercare vicende immaginarie di delitti sono talvolta esse stesse immaginarie, e al loro interno si consumano crimini due volte letterari. Ed ecco, un libro che ne parla, triplicandone la dimensione.

Massimo Gatta, a sua volta bibliografo erudito, costringe deliziosamente il lettore a concentrarsi per non confondere il reale con la fantasia, distinguere i luoghi di carta da quelli che hanno un vero indirizzo, e separare i personaggi dai loro creatori. Il gioco riesce cos\xec bene che perfino la prefazione \xe8 a firma di un celebre personaggio bidimensionale di gialli, primo dirigente della Questura di Milano, il quale di questo saggio ha scritto che \xab\xe8, a ben vedere, una scorribanda tanto dotta quanto ammiccante fra delitti, librerie e biblioteche bidimensionali per investigatori bidimensionali\xbb.Premessa di Norberto Melis.

Contiene un poster con indizi fondamentali per la lettura.


Massimo Gatta (Napoli, 1959) \xe8 bibliotecario dell\u2019Universit\xe0 degli Studi del Molise. Studioso di editoria del Novecento, tipografia privata, bibliografia, grafica aziendale, storia della carta, storia della libreria, storia della bibliofilia e di aspetti paratestuali del libro. Nell\u2019ambito di tali settori ha organizzato diverse mostre bibliografiche.Ha collaborato al supplemento domenicale de \xabIl Sole 24 Ore\xbb. Da venti anni collabora al periodico \xabCharta\xbb, oltre che a \xabLa Bibliofilia\xbb, \xabBibliologia. An International Journal of Bibliography, Library Science, History of Typography and the Book\xbb, \xabParatesto. Rivista internazionale\xbb, \xabALAI. Rivista di cultura del libro\xbb, \xabPreText\xbb, \xabFogli. Rivista dell\u2019Associazione Biblioteca Salita dei Frati di Lugano\xbb, \xabla\xa0Biblioteca di via Senato\xbb, \xabUtz\xbb, \xabPercorsi\xbb, \xabImPressioni\xbb, \xabColophon\xbb, \xabL\u2019Esopo\xbb, \xabWuz\xbb, \xabCartevive\xbb, \xabIl Domenicale\xbb, \xabLeggere:Tutti\xbb, \xabMenSa. Culture e piaceri della tavola\xbb, \xabContributi biblioteconomici\xbb.
Fa parte del comitato di redazione di \xabALAI. Rivista di cultura del libro\xbb, organo dell\u2019Associazione Librai Antiquari d\u2019Italia e della Collana \u201cPiccola Biblioteca Umanistica\u201d, edita da Olschki e del comitato scientifico de \xabla Biblioteca di Via Senato\xbb. \xc8 direttore editoriale della casa editrice Biblohaus di Macerata, specializzata in bibliografia e bibliofilia. Per l\u2019editore Palladino di Campobasso ha diretto la Collana \u201cDAT - Documenti d\u2019Arte Tipografica\u201d.
\xc8 autore di circa cinquecento pubblicazioni, tra le ultime: L\u2019Aldo degli scrittori. La figura e l\u2019opera di Aldo Manuzio nell\u2019immaginario narrativo (secoli XVI-XXI), (Biblohaus, 2018), Metallibri. Latta, ferraglia & bulloni nell\u2019editoria futurista (Biblohaus, 2018), Segnalibro (Babbomorto editore 2018) e Librai, librerie et amicorum. Appunti per una bibliografia (Biblohaus, 2018), Come e perch\xe9 mantenere in perfetto disordine i propri libri (FuocoFuochino, 2019).



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