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Massimo Faggioli
"Pacem in terris"
Gi\xe0 e non ancora
Edizioni Qiqajon
www.qiqajon.it



Trascorsi sessant\u2019anni, l\u2019umanit\xe0 non sembra aver fatto tesoro di quanto la pace sia necessaria. Uno sguardo al nostro quotidiano, infatti, mostra come l\u2019egoismo di pochi e gli interessi sempre pi\xf9 limitati di alcuni inducono a pensare di poter trovare nelle armi la soluzione a tanti problemi o a nuove esigenze (papa Francesco, nel 60\xb0 anniversario dell\u2019enciclica Pacem in terris).



Pacem in terris (1963), la prima enciclica rivolta non solo ai cattolici ma a tutti gli uomini e le donne \u201cdi buona volont\xe0\u201d, ha aperto vie nuove alla tradizione del magistero della chiesa e del pensiero teologico. Essa ha fondato un nuovo linguaggio cattolico dei diritti umani, sociali, politici ed economici, e ha segnato una nuova tappa nel percorso dalla dottrina della \u201cguerra giusta\u201d a una cultura della pace e del dialogo.


Questo volume colloca e rilegge l\u2019ultima enciclica di Giovanni XXIII nel contesto degli ultimi due secoli: come un capitolo di svolta nella storia del Novecento e dell\u2019aggiornamento della chiesa cattolica culminato con il Vaticano II, e alla luce dei \u201csegni dei tempi\u201d rappresentati dal nuovo disordine globale.




Massimo Faggioli (Ferrara 1970) \xe8 uno storico e teologo. Ha ottenuto la laurea in scienze politiche nel 1994 presso l\u2019Universit\xe0 di Bologna e un dottorato di ricerca in storia religiosa nel 2002 presso l\u2019Universit\xe0 di Torino. Nel 2008 si \xe8 trasferito negli Stati Uniti d\u2019America, dove nel 2009 \xe8 diventato professore associato presso l\u2019University of St. Thomas, nel Minnesota, diventando di ruolo nel 2013. Nel 2016 \xe8 passato alla Villanova University, in Pennsylvania.




IL POSTO DELLE PAROLE
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