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Maria Vittoria Vittori
"Gli agonizzanti"
Regina di Luanto
Al tramonto di un'epoca entra in scena la donna nuova
8tto Edizioni
www.8ttoedizioni.com

La fulminante attualit\xe0 di un romanzo che ha 124 anni portati benissimo. L\u2019ironia che apre al cambiamento di una misteriosa e consapevole Regina.


Roma, fine Ottocento. Giulio Bessardi \xe8 un fervente seguace dell\u2019estetismo puro, in cui non vi \xe8 posto per le grevi questioni di ordine quotidiano e la parola \u201cpratico\u201d mai sfiora le curate labbra dell\u2019aspirante asceta estetico. L\u2019ingenua e inesperta Isabella Zerdoni una sola volta ha ceduto al fascino di Giulio, ma tanto \xe8 bastato per rimanerne incinta. Proprio questa enorme apparente tragedia d\xe0 alla giovane, vissuta sino a quel momento in un mondo ingabbiato, in cui alle signorine di buona famiglia si chiede di obbedire prima al padre e poi al marito scelto per loro, la forza di comprendere che, a dispetto della societ\xe0 e della cultura del tempo, solo lei pu\xf2 e deve decidere per se stessa e per il bambino che forse verr\xe0. E la stessa notizia, ricevuta da Giulio, fa cadere un velo sull\u2019inconsistenza e la vacuit\xe0 di un mondo che forse non ha mai avuto ragione d\u2019essere, e su coloro i quali ancora si aggrappano a un tempo che fu e che oggi non sono che delle ombre agonizzanti.


Pubblicato nel 1900 da Roux e Viarengo, di questo romanzo non abbiamo edizioni successive e soprattutto passa quasi inosservato anche allora. La cosa non dovrebbe stupire: quale altra sorte poteva toccare a un libro scritto da una donna che lancia una feroce critica nei confronti di una parte della societ\xe0? Che denuncia l\u2019inconsistenza e la superficialit\xe0 dei cos\xec detti \u201csuperuomini\u201d che per quella stessa societ\xe0 sono sinonimo di grandezza e onnipotenza? E soprattutto che afferma che ormai non vi \xe8 pi\xf9 posto per loro, e che \xe8 arrivato il momento per la donna, in quanto individuo autonomo pensante, di prendersi la scena e di diventare il vero motore del cambiamento.

Con un contributo critico di Maria Vittoria Vittori.

\u201cRegina di Luanto era un\u2019abile narratrice che spesso utilizzava la spazialit\xe0 come strategia narrativa per rafforzare le sue riflessioni, espressione di una visione positivistica del mondo, mescolata con una profonda fede nella scienza e nell\u2019arte come mezzo per creare un mondo migliore.\u201d
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