Margherita Loy "Delia o un mattino di giugno"

Published: Dec. 6, 2023, 5:55 p.m.

Margherita Loy
"Delia o un mattino di giugno"
Barta Edizioni
www.barta.it


\xab\xabLo vedevo ogni mattina. Immobile, elegante, fermo all\u2019incrocio che fumava. Avrei voluto chiedergli: \u201cScusi, ma cosa aspetta?\u201d. Non ho mai avuto il coraggio di fermarmi, cos\xec ho scritto la sua storia\xbb.\xbb.





















La vita di Delia, rimasta sola con due bambini, corre veloce. A fermare lo scorrere di un \xabchiasso in cui il mio dolore dormiva\xbb e dove l\u2019esistenza e il corpo sono incapsulati in notti insonni e chili in eccesso, \xe8 la presenza di un uomo all\u2019angolo di un trafficato crocevia, il suo mistero. Ogni giorno Delia passa di l\xec, ogni giorno lo vede fermo, in piedi, a fumare una sigaretta dopo l\u2019altra. \xabL\u2019ho soprannominato l\u2019uomo-pinguino per la sua corporatura compatta, con il grande ventre che parte dallo sterno e si estende pacifico fino all\u2019inguine. I pinguini [\u2026] hanno la straordinaria capacit\xe0 di attendere all\u2019infinito la schiusa delle loro uova. Calmi, imperturbabili\xbb.




L\u2019appuntamento quotidiano con quell\u2019uomo elegante all\u2019angolo di una provinciale, nei giorni dell\u2019estate, rompe in un dialogo lo spazio dello sguardo e diventa un modo per dare voce a un\u2019altra s\xe9, per restituire il suono a parti seppellite sotto strati di tempo pieno e vuoto.
Attraverso passaggi incuriositi, dolorosi e vitali, Delia ricontatter\xe0 dentro di s\xe9 il ricordo della madre, la scomparsa del compagno, la propria femminilit\xe0 dimenticata per anni, mentre la relazione con l\u2019uomo-pinguino germoglia, cresce, diventa respiro in un percorso che condivide narrazioni, ricordi e fantasie, fino a preparare i semi di una nuova esistenza.








In copertina: da Domenico Gnoli, Bottone sbottonato, 1969, collezione privata.
Copyright Archivio Domenico Gnoli. E grazie, di cuore, a Mim\xec Gnoli.

Margherita Loy \u2013 Scrittrice. Nata a Roma, vive nella campagna lucchese. Ha pubblicato per l\u2019editore Gallucci libri di arte per bambini e, per i tipi di Atlantide, Una storia ungherese (2018), La dinastia dei dolori (2020) e Dio a me ha dato la collina (2022). \xc8 in uscita per Hopefulmonster Tutto quel che resta. Tre racconti.



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