Marco Rossari
"L'ombra del vulcano"
Einaudi Editore
www.einaudi.it
\xabDopo tanti anni ci siamo lasciati. Un giorno di marzo. \xc8 accaduto per gradi, e poi tutto d'un colpo\xbb.
\xc8 un'estate torrida e alcolica, dopo la fine di un grande amore. Mentre intorno a lui la citt\xe0 si svuota, il traduttore combatte con un romanzo esplosivo e maledetto: Sotto il vulcano di Malcolm Lowry. In quei giorni immobili di agosto Milano sconfina nel Messico, e per non morire di ricordi il traduttore si perde tra le pagine a caccia del Console, il protagonista del libro, per incontrarlo, parlare e bere con lui. Perch\xe9 tradurre, in fondo, \xe8 il modo migliore per non restare mai soli. Marco Rossari prende la sua estate del disamore e ne fa un racconto sentimentale, ossessivo e incandescente, in cui autobiografia e finzione si mescolano come la vita e l'alcol, di notte, in un bar di periferia.
Nell\u2019estate in cui ha perso un grande amore, al protagonista di questo libro \u2013 che assomiglia molto da vicino a Marco Rossari \u2013 viene affidata l\u2019impresa pi\xfa colossale e impossibile della sua carriera: trovare nuove parole per l\u2019edizione italiana della \xabDivina Commedia ubriaca\xbb, il romanzo fatale sul Messico, \xabuno dei capolavori illeggibili del Novecento\xbb. Sotto il vulcano di Malcolm Lowry \xe8 un libro di culto, soprattutto per gli scrittori. Una storia esotica di autodistruzione, di alcol, di addii: da un lavoro cos\xed, in un momento cos\xed, sarebbe saggio tenersi alla larga. Con una voce comica, ma capace di farsi grottesca e struggente, Rossari traccia i rimandi tra la storia disperata del Console e la sua. E poi, lasciandosi andare alla dolcezza dei ricordi, ci dice di quando stava con lei: dei viaggi in capo al mondo, del loro modo sghembo di vivere la relazione, delle consuetudini e delle piccole felicit\xe0; infine della crisi senza fondo, i pianti e il non poter stare pi\xfa insieme. Tradurre significa ripercorrere i passi di qualcun altro. Calcare le orme, seguire ostinatamente. E nel deserto della citt\xe0 vuota, mentre i giorni trascorsi alla scrivania senza quasi mangiare si alternano alle notti interminabili passate a bere, la vicinanza del protagonista alla figura di Malcolm Lowry diventa una vera e propria possessione. Cos\xed la Milano d\u2019agosto si fa sempre pi\xfa simile a quell\u2019innominabile cittadina messicana nel giorno dei morti, e il Console rivive in un vortice di tristezza, alcol, nostalgia. Perch\xe9 letteratura e vita, alle volte, sono una cosa sola.
Marco Rossari, scrittore e traduttore, \xe8 nato a Milano nel 1973. Tra i suoi libri: L'unico scrittore buono \xe8 quello morto (Edizioni e/o 2012), Piccolo dizionario delle malattie letterarie (Italo Svevo 2016), Le cento vite di Nemesio (Edizioni e/o 2016) e Le bambinacce (Feltrinelli 2019), scritto a quattro mani con Veronica Raimo. Tra i tanti autori tradotti: Charles Dickens, Mark Twain, Percival Everett, Dave Eggers, Alan Bennett, Hunter S. Thompson, John Niven; \xe8 il traduttore, inoltre, della nuova edizione di Sotto il vulcano di Malcolm Lowry (Feltrinelli 2018). Per Einaudi ha curato l'antologia Racconti da ridere (2017) e ha pubblicato Nel cuore della notte (2018) e L'ombra del vulcano (2023).
IL POSTO DELLE PAROLE
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