Marco Revelli
"Questa sinistra inspiegabile a mia figlia"
Dialogo immaginario con un'adolescente
Einaudi Editore
www.einaudi.it
Un dialogo immaginario con una figlia ipotetica. Trovarsi a discutere con un adolescente e provare a disinnescare un ordigno esplosivo sono esperienze non del tutto prive di affinit\xe0. Pu\xf2 quindi sembrare curioso che Marco Revelli scelga di svolgere questa sua riflessione sulla Sinistra in una forma tanto anomala, tra la conversazione pedagogica e il duello con un\u2019interlocutrice agguerritissima che non fa sconti\u2026 In realt\xe0, l\u2019espediente si rivela efficace. Permette di intrecciare concetti generali ed esperienze di vita vissuta, gli ideali e i valori che hanno infiammato il secolo scorso e il romanzo di formazione della generazione che ha fatto il \u201968 con tutto ci\xf2 che ne \xe8 seguito: il coacervo di impegno e musica, di libri e scioperi, di sogni di pace e di derive sanguinose. Quella stessa generazione di padri che per la Grande Delusione dell\u2019esito attuale \xe8 oggi sotto accusa da parte dei propri figli. Infatti, nel ricordare quel periodo si presta subito il fianco a ritorsioni scomode (bene, bravo, ma quanto \xe8 durato?) e ad ancor pi\xfa scomodi rimproveri basati sulle evidenze dello sciagurato panorama odierno. Dalle lotte sindacali di ieri, al fianco degli operai, ecco che oggi bisogna fare i conti con forme di lavoro flessibili\u2026 quanto un cappio; dall\u2019attesa del Sol dell\u2019avvenire, si \xe8 passati ai cieli da incubo delle \xabecoansie\xbb (ma come avete osato?); dalla ricerca della propria strada in un coinvolgimento politico sentito come necessario, ci si ritrova davanti al sospettoso disinteresse per quella stessa politica ormai diffuso tra i giovani. Tutto vero. Ma \xe8 corretto sconfessarsi di fronte a una fi glia, oppure c\u2019\xe8 una distinzione identitaria connessa alla Sinistra ancora e sempre valida che pu\xf2 (deve) esserle consegnata come un lascito? Reduce dall\u2019estenuante e talora doloroso testa a testa, Revelli risponde con fierezza e speranza di s\xed: \xabNonostante tutto\u2026 resta comunque, indelebile, ben piantata nella quotidianit\xe0 caotica che viviamo, una differenza di fondo tra chi, fra noi, continua a soffrire e indignarsi alla vista delle diseguaglianze vecchie e nuove, e chi, dall\u2019altra parte, vi convive distratto, o ne teorizza la naturale necessit\xe0. Chi le considera un\u2019ingiustizia da rimuovere, e chi uno stato di fatto da conservare \xbb. Non ci \xe8 dato sapere il nome della metaforica ragazzina che abita queste pagine, ma se anche fosse Coscienza Critica, su questa eredit\xe0 avrebbe poco da obiettare.
Marco Revelli\xa0\xe8 nato a Cuneo nel 1947. Laureato in Giurisprudenza, ha insegnato Scienza della politica all'Universit\xe0 del Piemonte orientale. Fra le sue numerose pubblicazioni si ricordano, per Einaudi:\xa0Oltre il Novecento\xa0(2001),\xa0La politica perduta\xa0(2003),\xa0Poveri, noi\xa0(2010),\xa0Finale di partito\xa0(2013),\xa0Non ti riconosco\xa0(2016),\xa0Populismo 2.0\xa0(2017),\xa0La politica senza politica\xa0(2019),\xa0Umano Inumano Postumano\xa0(2020),\xa0Questa Sinistra inspiegabile a mia figlia. Dialogo immaginario con un'adolescente\xa0(2024).
IL POSTO DELLE PAROLE
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