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Livio Ferrari
"Il carcere in Italia oggi"
Una fotografia impietosa
Apogeo Editore Adria
www.remweb.it


Il carcere ha una funzione falsa e criminale perche\u0301 finge di controllare, evitare e prevenire i reati, mentre li produce e riproduce, comportandosi come e peggio di coloro che vengono incarcerati, di cui viola sistematicamente tutti i diritti. La prigione ha una funzione ideologica e non logica, in quanto lo Stato non intende migliorare il detenuto ma solo toglierlo dal consorzio sociale, contrabbandando il messaggio di sicurezza che e\u0300 l\u2019arma piu\u0300 potente. Simbolicamente e\u0300 anche utile per mantenere le differenze tra le classi sociali, in ogni caso funziona per quasi tutto a parte il ridurre il crimine, risocializzare i detenuti e creare legalita\u0300.

E\u0300 possibile vivere in un mondo migliore con un\u2019esecuzione della condanna che sia rispettosa dei diritti dei condannati ed invece di reprimere e\u0300 piu\u0300 utile, sicuro e degno investire in politiche pubbliche che riducano le disuguaglianze sociali. E\u0300 necessaria buona volonta\u0300 e un atto rivoluzionario per eliminare le prigioni di Stato con le loro torture. La drammatica necessita\u0300 di un cambiamento radicale per una non riformabilita\u0300 del carcere rappresenta il desiderio di un mondo migliore, per ridurre la sofferenza di uomini e donne, perche\u0301 in questa societa\u0300 non c\u2019e\u0300 aspetto piu\u0300 violento e di tortura, oltre alle guerre, quale il carcere.

C\u2019e\u0300, infine, una domanda improcrastinabile da porsi: per le centinaia di morti, con punte annuali altissime di suicidi, non dimenticando le migliaia di atti di autolesionismo e le innumerevoli violenze che quotidianamente si determinano negli istituti della reclusione nel nostro Paese, non ci sono responsabili?



Livio Ferrari, giornalista, scrittore e cantautore, esperto di politiche penitenziarie, fondatore e direttore dal 1988 dell\u2019Associazione di volontariato \u201cCentro Francescano di Ascolto\u201d di Rovigo, fondatore e portavoce del \u201cMovimento No Prison\u201d dal 2019, direttore responsabile della rivista dei detenuti
del carcere di Rovigo \u201cProspettiva Esse\u201d dal 1997, autore di numerosi libri e di album musicali. \xc8\xa0 ideatore e regista dal 2006 dello spettacolo \u201cIl carcere
in piazza\u201d.




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