Laura Pariani
"Selvaggia e aspra e forte"
La nave di Teseo
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2008. In una estancia di Bah\xeda Negra, nell\u2019Alto Paraguay, una donna riordina i suoi appunti di viaggio: in quelle note, tra qualche fotografia sbiadita e un pugno di ricordi, scorre il mistero di un uomo che ha vissuto la sua esistenza come un romanzo d\u2019avventura, e la cui fine \xe8 avvolta nella leggenda.
Fine Ottocento. Guido Boggiani \xe8 un pittore affermato, frequenta D\u2019Annunzio e i circoli artistici pi\xf9 raffinati, ma il successo non lo appaga. Sogna una nuova vita, insegue una libert\xe0 che gli \xe8 impossibile afferrare in Italia, e decide di partire. Attraversa l\u2019Atlantico e nei territori selvaggi e pericolosi, intriganti e seducenti, del Sud America finalmente trova quello che cerca: un mondo \u2013 e un popolo, quello delle trib\xf9 indigene dell\u2019inesplorato Chaco paraguayo \u2013 ancora tutto da scoprire. Qui, tra le minacce dei cannibali pit\xe1yovai \u201ccoi piedi alla rovescia\u201d e nuove amicizie alimentate da \u201csolitudini condivise, da nostalgie che restano non condivise e dal combustibile garantito dal whisky\u201d, Guido adotta lo stile degli indios, ma presto si ritrova a essere una presenza scomoda, guardato con sospetto dagli indigeni e apertamente osteggiato dai grandi proprietari terrieri, ai quali quell\u2019europeo che difende le trib\xf9 dallo sfruttamento non piace per nulla.
Laura Pariani compone un grande romanzo corale, appassionante come Stevenson e luminoso come Garc\xeda M\xe1rquez: un viaggio a perdifiato, all\u2019indietro e senza mappe, scegliendo con cura le parole lungo il sentiero come fossero indizi, tracce di vite a noi sconosciute che scopriamo appartenerci.
Laura Pariani (1951) si \xe8 dedicata dagli anni settanta alla pittura e al fumetto; dagli anni novanta soprattutto alla narrativa. Tra i suoi ultimi romanzi: Questo viaggio chiamavamo amore (2015), Che Guevara aveva un gallo (insieme a Nicola Fantini, 2016), \u201cDomani \xe8 un altro giorno\u201d disse Rossella O\u2019Hara (2017), Di ferro e d\u2019acciaio (2018). Per la sua opera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui Premio Grinzane Cavour, Premio Selezione Campiello, Premio Piero Chiara, Premio Elsa Morante, Premio Mondello. Ha all\u2019attivo una ventina di opere teatrali rappresentate in Italia e all\u2019estero. Ha partecipato alla sceneggiatura del film di Gianni Amelio Cos\xec ridevano (Leone d\u2019oro 1998).
IL POSTO DELLE PAROLE
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