Laura Forti "La figlia inutile"

Published: April 22, 2024, 10:52 a.m.

Laura Forti
"La figlia inutile"
Guanda Editore
www.guanda.it


\xabIn fondo \xe8 questo la memoria: incarnare lo scomparso, entrare nelle sue scarpe e muovere le dita dei suoi piedi stranieri, sentire al suo posto attivando i sensi. Solo cos\xec il ricordo si scongela e rivela i suoi tesori, come una gemma che nasce nel ghiaccio e lo rompe in primavera quando fiorisce e il sole consente alla vita di riprendere.\xbb


Un\u2019urna riposa solitaria in una tomba vuota, nella zona del cimitero ebraico destinata ai suicidi e ai casi ambigui. Elena avrebbe desiderato che le sue ceneri fossero sparse nella Mosella, il fiume che amava. Ma la famiglia non ha rispettato la sua volont\xe0 e la nipote, a distanza di anni, capisce che in quel mistero c\u2019\xe8 un nodo da sciogliere, un conto in sospeso con la memoria.
Nata in una famiglia di esuli russi che \xadl\u2019avevano lasciata a balia in Francia nei primi anni di vita, Elena era cresciuta ribelle e anticonformista, dispotica e generosa, amante dei gatti e delle tradizioni. Per ricomporre le tante facce della sua identit\xe0, la nipote deve ripercorrere il cammino dei Dresner, le tappe di una integrazione di successo in Italia: le amicizie con il sionismo nascente dei Rosselli e dei Sereni ma poi perfino con Mussolini, la scalata del Credito Italiano. Quando nel 1938, con le leggi razziali, i Dresner sono costretti di nuovo all\u2019esilio, Elena, l\u2019elemento emotivo, sensuale e vitale, dannoso per una famiglia che considera i sentimenti un lusso inutile, viene di nuovo abbandonata, proprio nel momento in cui il fascismo sta mostrando il suo volto pi\xf9 feroce.
La scrittura riempie la tomba vuota, restituisce fisicit\xe0 e verosimiglianza a un fantasma, narrando una storia che attraversa l\u2019Europa del Novecento ma \xe8 tutta italiana.

Laura Forti, scrittrice e drammaturga, \xe8 una delle autrici italiane pi\xf9 rappresentate all\u2019estero. Insegna scrittura teatrale e auto\xadbiografica e collabora come giornalista con radio e riviste nazionali e internazionali. In ambito editoriale, ha tradotto per Einaudi I cannibali e Mein Kampf di George Tabori. Con La Giuntina ha pubblicato L\u2019acrobata e Forse mio padre, romanzo vincitore del Premio Mondello Opera Italiana, Super Mondello e Mondello Giovani 2021.

\xa0IL POSTO DELLE PAROLE
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