Ilaria Borletti Buitoni "Battesimo di Cristo"

Published: Dec. 30, 2023, 7:01 p.m.

Ilaria Borletti Buitoni
Presidente del Comitato promotore delle celebrazioni per il V Centenario dalla morte del pittore Pietro Vannucci detto \u201cil Perugino".
"Battesimo di Cristo"
Palazzo Marino, Milano
mostra aperta fino al 14 gennaio 2024

Si chiude a Milano l\u2019anno del Perugino. A cinque secoli dalla morte del pittore rinascimentale, il prossimo 5 dicembre la celebre pala del Battesimo di Cristo \xe8 in citt\xe0 dalla Galleria Nazionale dell\u2019Umbria per la tradizionale mostra natalizia a Palazzo Marino, dove rester\xe0 esposta fino al 14 gennaio 2024. Un\u2019occasione per ammirare gratuitamente uno dei grandi capolavori dell\u2019artista che fu il maestro di Raffaello, ma anche per saperne di pi\xf9, grazie a un allestimento che ne narrer\xe0 le origini e il contesto, e agli storici dell\u2019arte che guideranno i visitatori lungo il percorso espositivo.

Negli altri otto municipi della citt\xe0, importanti opere d\u2019arte prodotte tra l\u2019Ottocento e il Novecento parteciperanno all\u2019evento, mentre il Perugino \xe8 protagonista di un altro progetto nato dalla collaborazione tra la Galleria Nazionale dell\u2019Umbria e il capoluogo lombardo. Si tratta del restauro del Gonfalone della Giustizia, di propriet\xe0 del museo umbro.

Dipinta nei primi anni del Cinquecento da un Perugino ormai artisticamente maturo, la grande pala del Battesimo di Cristo \xe8 un\u2019opera fondamentale per comprendere il successo riscosso da Pietro Vannucci a cavallo tra il XV e il XVI secolo, quando il suo stile diviene un modello imprescindibile per gli artisti di tutta Italia. Il dipinto infatti racchiude in s\xe9 gli elementi che avevano segnato la fortuna e la modernit\xe0 del maestro: il paesaggio sembra materializzarsi dalla luce, ogni asperit\xe0 si appiana nelle linee fluide che ammorbidiscono volti, anatomie, panneggi. Creature angeliche che sfuggono a ogni turbamento abitano un universo dai colori dolcissimi. Tutto \xe8 misura e ordine.
Alta 265 centimetri e larga 147, la tavola era originariamente il cuore di un monumentale polittico voluto dai frati di Sant\u2019Agostino a Perugia per l\u2019altare maggiore della loro chiesa. Intorno al dipinto, realizzato a tempera e a olio, si dispiegavano molti altri pannelli, con figure di santi e storie sacre chiamate a evidenziare la centralit\xe0 della professione di fede nella vita del cristiano, che proprio con la purificazione del Battesimo ha il suo inizio. Grazie a un\u2019aggiornata interpretazione dei dati tecnici, storici e documentari, a Palazzo Marino uno scenografico allestimento digitale riprodurr\xe0 integralmente l\u2019originaria struttura del polittico, che non fu mai completato a causa dell\u2019improvvisa morte dell\u2019artista contagiato dalla peste. L\u2019opera completa avrebbe dovuto comprendere circa trenta pannelli distribuiti su due facce, orientate rispettivamente verso la navata e verso il coro dell\u2019edificio.

La storia di quest\u2019opera scandisce gli ultimi vent\u2019anni di vita del pittore. La sua commissione risale al 1502, quando l\u2019astro del Perugino era al suo massimo splendore. Il Battesimo di Cristo viene dipinto dall\u2019artista durante la prima fase dell\u2019incarico, nel primo decennio del Cinquecento. Nel 1523, tuttavia, quando Vannucci mor\xec improvvisamente di peste, mentre affrescava una chiesa nel contado di Perugia, il progetto non era stato completato. Nel mezzo, polemiche con gli agostiniani e lunghe trattative, che l\u2019artista gestiva alternando promesse non mantenute e temporanee irreperibilit\xe0 a momenti di lavoro intenso.

Questo e altro scopriremo nella mostra a Palazzo Marino, mentre negli altri otto municipi della citt\xe0, le biblioteche di zona ospitano fino al 5 gennaio 2024 altrettante opere d\u2019arte provenienti dalla Galleria d\u2019Arte Moderna e dal Museo del Novecento di Milano. Filo conduttore di questa mostra diffusa sar\xe0 il tema dell\u2019infanzia, in un percorso che si dipaner\xe0 tra il XIX e il XX secolo con prestiti come la Vergine di Francesco Hayez, la Madonna col Bambino e San Giovannino di Bertel Thorvaldsen, Due figure di Carlo Carr\xe0, Maternit\xe0 di Gaetano Previati, Ritratto di bambina di Achille Funi.



IL POSTO DELLE PAROLE
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