Giorgio Vallortigara "Il pulcino di Kant"

Published: March 21, 2024, 5:50 p.m.

Giorgio Vallortigara
"Il pulcino di Kant"
Adelphi Edizioni
www.adelphi.it


Festival Monte Verit\xe0, Ascona
Gioved\xec 22 marzo 2024, ore 17:30
Incontro con Giorgio Vallortigara
"Col cervello minimo"
Se le api sanno distinguere un quadro di Picasso da uno di Monet, possiamo allora conversare con loro alla pari sulla natura della coscienza? Un volo vertiginoso sulla natura della coscienza guidato da Giorgio Vallortigara, un neuroscienziato che attraverso il suo lavoro di ricerca e di scrittura sta ridisegnando il confine tra la biologia e il mondo astratto delle speculazioni metafisiche.\xa0
L\u2019incontro potr\xe0 essere seguito anche in diretta streaming\xa0

https://eventiletterari.swiss/it/eventiletterari/festival/Benvenuti.html

Le ricerche di Giorgio Vallortigara, uno degli scienziati italiani pi\xf9 noti a livello internazionale per le sue indagini sui meccanismi neurali della cognizione animale, stanno ridisegnando il confine tra la biologia e il mondo astratto delle speculazioni metafisiche. Ne \xe8 un esempio questo saggio affascinante sull\u2019imprinting e l\u2019origine della conoscenza che vede protagonisti i pulcini, oggetto di studi sperimentali condotti per quasi trent\u2019anni in parallelo con quelli sui neonati umani. Tali studi ci mostrano come, prima di qualsiasi esperienza specifica di apprendimento, un pulcino conosca le propriet\xe0 meccaniche degli oggetti e sappia che essi non solo occupano un determinato spazio con specifiche propriet\xe0 euclidee ma possono essere dotati di certe\xa0numerosit\xe0, che \xe8 in grado di stimare eseguendo in maniera non verbale e non simbolica le quattro operazioni dell\u2019aritmetica. Cos\xec, fin dalla schiusa, il pulcino sa ravvisare gli indizi della presenza nel mondo di creature animate, quali un volto o la semovenza, presupposto per la costruzione di un cervello sociale. Alla luce di queste scoperte, la contrapposizione tra eredit\xe0 e ambiente, natura e cultura appare irrimediabilmente datata. La mente, argomenta Vallortigara, non \xe8 una\xa0tabula rasa. L\u2019apprendimento dall\u2019esperienza \xe8 possibile solo se il sistema nervoso possiede in partenza una struttura atta a favorirlo. Le ricerche sui pulcini corroborano dunque la tesi delle conoscenze innate sintetizzata da Lorenz nell\u2019espressione \xabl\u2019a priori kantiano \xe8 un a posteriori filogenetico\xbb. Una sapienza di cui non siamo depositari esclusivi: condividiamo schemi di comportamento, predisposizioni, emozioni, organizzazioni neurali con creature da cui ci dividono trecento milioni di anni di evoluzione. Come i piccoli dell\u2019uomo, anche i \xabpulcini di Kant\xbb cercano la mamma. Divertono, commuovono e fanno pensare.


Giorgio Vallortigara \xe8 uno dei neuroscienziati italiani pi\xf9 noti a livello internazionale per le sue indagini sui meccanismi neurali della cognizione animale. I suoi libri editi da Adelphi permettono una riflessione etica e filosofica che accompagna, come uno squisito diario letterario, il suo lavoro di ricerca.



IL POSTO DELLE PAROLE
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