Federica Maria D'Amato
"La montagna dell'andare"
Ianieri Edizioni
www.ianieriedizioni.com
Se il titolo di un libro contiene gi\xe0 in s\xe9 la rarefatta traccia del suo senso ultimo, questo di Federica Maria D\u2019Amato si spinge anche oltre. Dopo sei anni da A imitazione dell\u2019acqua (Edizioni Nottetempo, Premio Citt\xe0 di Como \u201cPoesia Edita\u201d 2023), con La montagna dell\u2019andare la scrittrice mette un punto a un altro difficile passaggio della sua esistenza ponendosi la scomoda domanda circa la propria identit\xe0. Un\u2019identit\xe0 che non \xe8 forgiata esclusivamente nel rapporto con l\u2019Altro, l\xe0 dove questo rappresenta un\u2019alterit\xe0 che ci interroga continuamente. Quella che la D\u2019Amato si pone fra le righe di questo libro \xe8 una domanda che contempla e trascende la misura della persona che sentiamo di incarnare anche grazie ai rapporti che viviamo, interrogandosi, prima di tutto, su cosa voglia dire \u2018esserci\u2019. Da questo punto nevralgico, da questa scossa che attraversa il corpo della scrittrice, si percepisce nei suoi versi tutto il peso dell\u2019andare.
Eppure, verso dopo verso, passo dopo passo, il corpo del testo sembra portarci per mano verso la scalata della sua liberazione, senza alcuna pretesa di rispondere chiaramente al quesito di fondo che, come un eterno compagno, la poeta tiene con s\xe9 nell\u2019altra mano. Solo le figure affettive, dei rapporti che rimescolano il fondo esistenziale della scrittrice riescono a eludere l\u2019inquietudine della domanda, portando il suo sentire verso forme che possono contenerne il senso. Il viaggio, gi\xe0 iniziato, allora ricomincia. Ma evolvendosi, guardando s\xe9 stessi come a un Altro, un disperso che cammina sostenendo il passo di ci\xf2 che \xe8 stato e quello, aperto, di ci\xf2 che sar\xe0.
Federica Maria D\u2019Amato (1984) ha pubblicato le raccolte di poesia La dolorosa (2008), Poesie a Comit\xf2 (2011), Avere trent\u2019anni (2013), A imitazione dell\u2019acqua (2017); in prosa I termini dell\u2019amore (2016), il saggio epistolare Lettere al padre (2017) e il romanzo aforistico Un anno e a capo (2017); ha tradotto e curato la prima edizione italiana di Dove diavolo sei stato? di Tom Carver (2012) e l\u2019ultima edizione italiana del Libro dell\u2019amico e dell\u2019amato di Ramon Llull (2016).
IL POSTO DELLE PAROLE
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