Enrica Garzilli "Mussolini e Oriente"

Published: Feb. 29, 2024, 5:57 p.m.

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Enrica Garzilli
"Mussolini e Oriente"
Utet Libri
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Nel 1924 Mussolini accett\xf2 la proposta del \xabcamerata samurai\xbb Harukichi Shimoi di fare da testimonial per una bevanda analcolica giapponese. Due anni dopo la fotografia del Duce planava dai cieli nipponici su una folla entusiasta, che riconosceva nel Fascismo gli stessi valori fondanti del Bushido: coraggio, lealt\xe0, senso del dovere e dell\u2019onore e la visione eroica dell\u2019agire in nome di un ideale fino al sacrificio estremo.
Se il legame tra l\u2019Italia e l\u2019Impero di Hirohito dopo il 1936 \xe8 noto, poco si sa in merito ad altre potenze dell\u2019Asia che nutrivano verso il Duce una fascinazione altrettanto forte come l\u2019India di Gandhi che, sebbene non approvasse \xabil pugno di ferro\xbb con cui Mussolini governava, ne elogiava l\u2019impegno in campo sociale, specialmente quello a favore delle classi rurali e delle categorie deboli come orfani, vedove, ragazze madri, riconoscendogli servizio e amore verso il popolo. Mussolini \u2013 che segretamente definiva l\u2019India \xabil forziere del mondo\xbb e mirava a controllarla \u2013 rappresentava anche un importante alleato in funzione antibritannica. Ancora meno noto \xe8 il legame con l\u2019Afghanistan, punto nevralgico dell\u2019Asia centrale, scacchiere su cui si scontravano nel \u201cGrande Gioco\u201d le maggiori potenze del tempo, Gran Bretagna e Russia: nel 1921 l\u2019Italia fu il primo Paese al mondo a riconoscerne l\u2019indipendenza, stipulando accordi di collaborazione.
Le mire internazionali di Mussolini erano affiancate da una vivace propaganda culturale: fondamentale l\u2019operato di personaggi come l\u2019esploratore Giuseppe Tucci, portavoce del Fascismo in India e in Nepal, Gian Galeazzo Ciano, console d\u2019Italia in Cina, Pietro Quaroni, ambasciatore a Kabul e abile tessitore di alleanze con i ribelli waziri.
Con alle spalle anni di ricerca, Enrica Garzilli ricostruisce un grande affresco sulle operazioni di Mussolini nelle terre di quell\u2019Oriente \xabfratello non di sangue\xbb consegnandoci un\u2019opera del tutto nuova, che inquadra gli anni del Ventennio secondo parametri mai considerati prima. Una ricerca storiografica che si legge come un libro di avventura, in cui il ritmo avvincente della narrazione si combina con il rigore scientifico della ricostruzione basata su documenti originali come gli appunti inediti di Tagore, Mussolini e Andreotti.

Enrica Garzilli Harvard 96, specialista di indologia e studi asiatici, collaboratrice di ricerca e docente di sanscrito, buddhismo, induismo e diritto indiano all\u2019Universit\xe0 di Delhi e a Harvard (1992-2016) e di Religioni e culture dell\u2019Asia e Storia del Pakistan e dell\u2019Afghanistan alle Universit\xe0 di Perugia e Torino. Ha fondato ed \xe8 stata direttore della Harvard Oriental Series \u2013 om. Collabora con numerose riviste e quotidiani nazionali e con la rai e la rsi in ambito politico, storico e geopolitico. Nel 1997 ha fondato l\u2019Asiatica Association, un\u2019organizzazione no profit che diffonde la conoscenza e lo studio delle culture asiatiche. Ha fondato e diretto le riviste accademiche online ijts (Tantrism) e jsaws (Gender Studies) (1995-2019). Il suo ultimo libro L\u2019esploratore del Duce. Le avventure di Giuseppe Tucci e la politica italiana in Oriente da Mussolini a Andreotti (3a ed. 2016) ha ricevuto il Premio speciale Giuria dei lettori del Premio Acqui Storia 2016.



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