Daniele Petruccioli "Qui il sentiero si perde" Peske Marty

Published: April 22, 2024, 9:48 a.m.

b'Daniele Petruccioli
"Qui il sentiero si perde"
Pesk\\xe9 Marty
Adelphi
www.adelphi.it


Uno di quei libri in cui solo raramente si ha la fortuna di imbattersi. Un romanzo ammaliante, irresistibile, felice.


Traduzione di Daniele Petruccioli

Esistono alcuni libri, scrisse una volta Leonardo Sciascia, che assomigliano alla felicit\\xe0.\\xa0L\\u2019isola del tesoro,\\xa0Il conte di Montecristo,\\xa0Kim,\\xa0Michele Strogoff: chi di noi potrebbe dimenticare le ore trascorse fuori dal mondo, immersi in una di quelle letture che ci spalancavano universi di cui neanche immaginavamo l\\u2019esistenza? Ecco, inoltrandosi fra le pagine di questo libro, ogni lettore ancora in grado di meravigliarsi vivr\\xe0 alcune di quelle ore incantate. Non importa se il nome dei due autori non gli dir\\xe0 niente, perch\\xe9 grazie a loro verr\\xe0 trascinato, insieme al misterioso protagonista \\u2013 forse lo zar Alessandro I, il vincitore di Napoleone, che secondo una leggenda non sarebbe morto nel 1825, ma per altri quarant\\u2019anni avrebbe condotto una vita segreta di vagabondo, prima monaco, poi schiavo, cercatore d\\u2019oro, mendicante, discepolo di un Lama \\u2013, in un viaggio vertiginoso e senza fine. Dall\\u2019Ucraina al Caucaso, dagli splendori di Samarcanda e di Bukhara alle tende dei nomadi kirghisi, dai deserti della Persia alle pianure innevate della Siberia: quel \\xabFar East\\xbb che fu a lungo il territorio stesso dell\\u2019Avventura. E come in ogni vero romanzo d\\u2019avventura, il lettore incontrer\\xe0 la pi\\xf9 straordinaria accozzaglia umana che si possa sognare: saltimbanchi, cacciatori di orsi, mercanti di pelli, ladri di cavalli, bari, assassini, zingari, ubriaconi, puttane, pellegrini, dervisci, sciamani \\u2013 e naturalmente demoni. Ma il \\xabdesiderio troppo grande di solitudine\\xbb del protagonista lo condurr\\xe0 insieme a lui fuori dalle carte geografiche e dalla galera del mondo, l\\xe0 dove \\xabil sentiero si perde\\xbb. E alla fine non potr\\xe0 che chiudere queste pagine con un sentimento di profonda gratitudine verso quei due ignoti scrittori, per tutta la meraviglia che hanno saputo regalargli.



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