Carla Weber "Perche il mito? A che cosa serve?"

Published: May 8, 2024, 6:24 p.m.

b'Carla Weber
"Convivio"
Esperienze di crescita e conoscenza
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
Salone Internazionale del Libro / Off

Un ciclo di incontri su filosofia, musica e mito con Ugo Morelli, Carlo Boccadoro e Carla Weber Terzo appuntamento con Carla Weber in collaborazione con il Salone Off lunedi\\u0300 13 maggio ore 17.30 Casa del Teatro Ragazzi e Giovani (Corso Galileo Ferraris 266, Torino) Torino, 3 maggio 2024. Dopo le lectio di Ugo Morelli sul linguaggio della filosofia e di Carlo Boccadoro sul linguaggio della musica, prosegue e termina Convivio.
Esperienze di crescita e conoscenza, il ciclo di incontri organizzato dalla Fondazione TRG alla Casa del Teatro rivolto prevalentemente alle e agli insegnanti, ma aperti alla collettivita\\u0300, per riflettere su tre diversi linguaggi teatrali legati ad altrettanti spettacoli in stagione. Da anni la Fondazione TRG, attraverso progetti legati al teatro e soprattutto a una ricca e variegata programmazione con spettacoli pensati per le famiglie, per i giovani e per le scuole, propone temi utili alla crescita delle nuove generazioni nella realta\\u0300 contemporanea, dalla guerra all\\u2019etica, dalla giustizia alle nuove tecnologie, per coinvolgerle nel dibattito attuale e fornire loro strumenti utili per poter leggere e interpretare la realta\\u0300 del presente. Il tema di quest\\u2019anno e\\u0300 legato alla valorizzazione del linguaggio nelle sue molteplici declinazioni - virtuale, sonoro, del mito, della natura, della scienza... - come strumento di comprensione e comunicazione, nella consapevolezza che i linguaggi teatrali possano dare un contributo alla crescita di tutte e tutti. Il terzo e ultimo appuntamento, in collaborazione con il Salone Off, si terra\\u0300 lunedi\\u0300 13 maggio alle ore 17.30 con la psicologa, psicoterapeuta, psicoanalista e psicosocioanalista Carla Weber e sara\\u0300 dedicato al linguaggio del Mito.
Nella sua lectio \\u201cPerche\\u0301 il mito? A che cosa serve?\\u201d Carla Weber, a partire dall\\u2019opera teatrale di e con Paola Fresa P come Penelope (che replichera\\u0300 sempre il 13 maggio alle ore 19,30 alla Casa del Teatro) raccontera\\u0300 le conoscenze tacite di cui il mito e\\u0300 portatore e quali orientamenti individuali e collettivi forma e trasmette nel tempo. Il mito che e\\u0300 parola, narrazione, contribuisce a sviluppare conoscenza per una via altrettanto importante e per niente ancillare a quella basata sulla ragione e la



scienza. I miti in cui siamo immersi non li vediamo ma li pratichiamo, regolano cioe\\u0300 quello che sentiamo, immaginiamo, pensiamo e facciamo. La spinta emancipativa delle ragazze incontra i miti loro trasmessi da generazioni precedenti di donne e ne incontra altri che si affermano nel loro tempo di vita. I processi di educazione e cura possono permettere alle ragazze di riconoscere la funzione del mito e la doppia presenza nel mito di fattori emancipativi e di altri protettivi, di replica di una condizione di minorizzazione della donna.
\\u201cP come Penelope\\u201d e\\u0300 una riscrittura del noto personaggio della moglie di Ulisse, che racconta al mondo la sua versione dei fatti con l\\u2019intento esplicito di cambiare, se possibile, un finale che sembra gia\\u0300 scritto. Uno spettacolo sul potere della parola, una parola data, in questo caso, a chi non l\\u2019ha mai avuta perche\\u0301 da sempre e\\u0300 stata raccontata dalle parole di altri - parole maschili - chiamate a interpretare un universo intimo, di complessa decifrazione, ma soprattutto femminile.
Paola Fresa ha ricevuto per la sua interpretazione il Premio Nazionale Franco Enriquez 2024 - Citta\\u0300 di Sirolo XX edizione, per la categoria Teatro Classico e Contemporaneo sezione Migliore Attrice e Autrice.\\xa0

Carla Weber ha fondato e dirige lo Studio Akoe\\u0301 di Trento. Vanta trentacinque anni di attivita\\u0300 clinica e di training nel campo della ricerca azione, della formazione-intervento in gruppi, istituzioni e comunita\\u0300 sociali. Ha avuto incarichi pluriennali di insegnamento nel Master di Politiche di genere presso l\\u2019Universita\\u0300 di Trento e di ricerca nel Laboratorio di Scienze Cognitive all\\u2019Universita\\u0300 di Rovereto. Contribuisce attivamente alla ricerca scientifica in psicoanalisi in quanto componente da anni del Comitato scientifico di ASP, Associazione di Studi psicoanalitici di Milano, di cui e\\u0300 stata presidente e gia\\u0300 da dodici anni delegata in IFPS, International Federation of Psychoanalytic Societies. Numerose sono le sue pubblicazioni scientifiche. Co-dirige la rivista di psicosocioanalisi Educazione sentimentale, ed ha curato l\\u2019Archivio personale di Luigi Pagliarani, in quanto socia della Fondazione Luigi Pagliarani. E\\u0300 vicepresidente di ARIELE, Associazione Italiana di Psicosocioanalisi di Milano. L\\u2019ingresso alle lectio e\\u0300 gratuito con prenotazione obbligatoria.


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