Antonio Armano "La strada dell'uomo morto"

Published: Feb. 12, 2024, 4:28 p.m.

Antonio Armano
"La strada dell'uomo morto"
Polidoro Editore
www.alessandropolidoroeditore.it


La strada dell\u2019uomo morto di Antonio Armano \xe8 un romanzo-sentiero che inizia dove finisce la via di un sobborgo rurale. Sul confine tra la terra e il cemento si trova una cascina dove cresce un bambino affidato ai nonni. La campagna \xe8 un luogo di esperienze esaltanti: ci si fa il bagno nella tinozza piena d\u2019acqua intiepidita dal sole, si partecipa alla pigiatura dell\u2019uva e all\u2019uccisione degli animali. Si ascoltano storie di streghe, si pu\xf2 cadere nella vasca del letame o asfissiare per le esalazioni del mosto. Il tempo passato con i genitori in citt\xe0, invece, in un appartamento sopra a un distributore di benzina, scorre senza lasciare alcun ricordo, se non frammenti orribili di litigi per soldi e la notizia del rapimento di un politico il cui cadavere si trova forse in mezzo a un lago dal nome strano, il lago della Duchessa.


La strada dell\u2019uomo morto \xe8 un breve romanzo dalle lievi tinte gotico padane, che sfata molti miti sull\u2019innocenza dei bambini e allo stesso tempo ritorna al candore poetico di alcuni momenti dell\u2019infanzia. \xc8 un\u2019opera che insiste sul punto dolente del conflitto tra citt\xe0 e campagna, infanzia ed et\xe0 adulta, in un luogo e in un tempo \u2013 gli anni \u201970 \u2013, che si \xe8 fatto confine e insanabile ferita.



Antonio Armano ha iniziato a scrivere viaggiando nei paesi dell\u2019Est dopo la caduta del Muro di Berlino. Nel 1999 ha raccolto i reportage di quel periodo in una specie di samizdat intitolato Hotel Mosca (Solidariet\xe0 Come 1989). Nei primi anni 2000 ha scritto su L\u2019Unit\xe0 una serie di articoli sugli scrittori perseguitati, poi approfondito in un libro di inchiesta, Maledizioni, pubblicato da Aragno e poi da Bur, e finalista al premio \xabViareggio\xbb nel 2014. Nel 2017 ha pubblicato con Clichy un libro di viaggi nei luoghi della mitologia culturale esteuropea, La signora col cagnolino e le nuove russe col pitbull. In Ucraina si \xe8 imbattuto nella storia di 46 ebrei nascosti per 18 mesi in un bunker realizzato da un sionista soprannominato Al Capone, leggendario costruttore di nascondigli. Il ragazzo nel bunker (Piemme, 2021) racconta questa storia. Ha tradotto I cospiratori di Frederich Prokosch (Settecolori, 2022). Ha pubblicato L\u2019amante cinese (Gallucci 2023). Nel 2019 ha vinto il premio \xabParise\xbb per I barconi dell\u2019asfalto, un reportage sul viaggio delle badanti dall\u2019Ucraina all\u2019Italia pubblicato su Millennium (Il Fatto Quotidiano). Nel 2020 gli \xe8 stato assegnato la prima edizione del premio \xabJack London\xbb, poi annullato a causa della scomparsa per Covid del fondatore. La strada dell\u2019uomo morto \xe8 il suo terzo romanzo.


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