Angela Staude "Premio Terzani"

Published: May 4, 2024, 11:13 a.m.

b'Angela Staude
"Premio Terzani"
vicino/lontano

Al festival, che celebra Tiziano Terzani nel ventennale della sua scomparsa, un articolato percorso a lui dedicato: a integrare la 20^ edizione del Premio Terzani - che va quest\\u2019anno alla giornalista irlandese Sally Hayden e assegna una Menzione Speciale al poliedrico artista-attivista cinese Al Weiwei \\u2013 ci sar\\xe0 un\\u2019intervista d\\u2019autore con lo scrittore cileno Benjamin Labatut, finalista 2024, condotta dal matematico Furio Honsell. E l\\u2019incontro che vedr\\xe0 protagonista lo scrittore bosniaco Damir Ov\\u010dina, anche lui finalista come autore di \\u201cpreghiera nell\\u2019assedio\\u201d, accanto a Domenico Quirico e Paola Caridi. L\\u2019inaugurazione, marted\\xec 7 maggio, sar\\xe0 siglata dalla proiezione di \\u201cTiziano Terzani: il viaggio della vita\\u201d, l\\u2019intimo biopic di Mario Zanot con materiali dell\\u2019archivio familiare e registrazioni audio inedite. E poi i libri, con la riedizione di \\u201cLettere contro la guerra\\u201d (Longanesi) e i due libri di Jacopo Storni, \\u201cTiziano Terzani mi disse\\u201d, e di Andrea Bocconi, \\u201cViaggiare e non partire\\u201d, entrambi in uscita per Ediciclo.
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Sally Haiden
"E la quarta volta siamo annegati"
Sul sentiero della morte che porta al Mediterraneo
Bollati Boringhieri
www.bollatiboringhieri.it
Nel 2018 la giornalista Sally Hayden inizia a ricevere via Facebook richieste d\\u2019aiuto da parte di prigionieri detenuti nelle carceri in Libia, migranti che avevano tentato di attraversare il Mediterraneo per scappare da guerre e dittature. A quei messaggi ne seguono molti altri che riportano foto trafugate delle torture subite nelle prigioni, insieme a informazioni sconcertanti che inizialmente nessun giornale era disposto a pubblicare. Hayden decide cos\\xec di ripercorrere la rotta dei migranti, raccogliendo testimonianze uniche, interpellando vittime, governi, istituzioni e organizzazioni internazionali.
L\\u2019estenuante percorso migratorio dall\\u2019Africa al Mediterraneo, fra morti, abusi di ogni tipo e riscatti esorbitanti, suscita indignazione, tanto quanto apprendere della negligenza delle organizzazioni internazionali come l\\u2019ONU e dell\\u2019impotenza delle ONG. Ma, soprattutto, l\\u2019autrice si sofferma sulle politiche migratorie dell\\u2019Unione Europea che hanno contribuito indirettamente ad alimentare il traffico di essere umani.
Questa inchiesta cruda e coraggiosa ha la capacit\\xe0 di far emergere le spaventose contraddizioni di un Occidente che ha paura di perdere i propri privilegi. Riesce a scuotere le coscienze e a far riflettere sulle nostre responsabilit\\xe0 collettive e individuali, restituendo voce a chi se l\\u2019\\xe8 vista negare.

Sally Hayden \\xe8 una giornalista irlandese. Attualmente \\xe8 corrispondente dall\\u2019Africa per l\\u2019\\xabIrish Times\\xbb, ma ha scritto anche per \\xabFinancial Times\\xbb, \\xabTime\\xbb, \\xabWashington Post\\xbb, \\xabGuardian\\xbb, \\xabNew York Times\\xbb, collaborando anche per CNN International, BBC, VICE News, Al Jazeera e Newsweek. Ha fatto parte della commissione del premio anticorruzione di Transparency International e nel 2019 \\xe8 stata inserita nella lista Forbes \\xabUnder 30\\xbb dei media in Europa.
Il suo primo libro, E la quarta volta siamo annegati, \\xe8 stato nominato come miglior saggio dell\\u2019anno da \\xabNew Yorker\\xbb, \\xabGuardian\\xbb, \\xabKirkus\\xbb e \\xabFinancial Times\\xbb e ha vinto numerosi premi internazionali, fra cui l\\u2019Orwell Prize for Political Writing, il Michel D\\xe9on Prixe, il Post Irish Book of the Year Award e il Post Irish Book Award for Nonfiction.


IL POSTO DELLE PAROLE
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