Principi fondamentali, articolo 3. Conversazioni sulla Costituzione. Con Stefano Rodotà.

Published: March 1, 2015, 11 p.m.

Terza puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. Tema di oggi, l'articolo 3: l'uguaglianza. Ospite: Stefano Rodotà, giurista, professore emerito all'Università La Sapienza di Roma dove ha insegnato per anni Diritto Civile. Lo studio dei diritti attraversa tutta la storia della ricerca scientifica del professor Rodotà. “Solidarietà, un'utopia necessaria” (Laterza, 2014) è il titolo del suo ultimo libro. «L'articolo 3 è un articolo straordinario», dice Rodotà. «Se noi, ancora oggi, lo confrontiamo con gli articoli delle altre costituzioni - a cominciare dalla costituzione tedesca del 1949 e dalle altre successive costituzioni – notiamo che non c'è alcun articolo che sia così forte, lungimirante e che abbia innovato profondamente rispetto alle parole chiave dell'eredità della Rivoluzione francese (libertà, eguaglianza, fraternità)». Il professor Rodotà racconta anche dei vuoti presenti nei principi fondamentali della costituzione italiana, in particolare di quel principio della “laicità della repubblica” affermato invece nella costituzione francese. Ma è soprattutto sull'articolo 3 che Rodotà si sofferma in questa puntata di “Principi fondamentali”: «L'articolo 3 della nostra Costituzione, insieme ad altri, ha la virtù di cui parlava Piero Calamandrei: aver creato una “costituzione presbite”, una costituzione capace di guardare lontano. Oggi un articolo come il 3 della nostra Costituzione, sull'uguaglianza – in un momento in cui tragicamente il mondo è prigioniero delle disuguaglianze – mi sembra una guida sicura».