In Italia la questione criminale è una questione nazionale? Intervista con Anna Canepa e Marcello Ravveduto.

Published: Feb. 4, 2015, 11 p.m.

"La corruzione ha raggiunto livelli inaccettabili. La lotta alla mafia e alla corruzione sono priorità assolute." Sono le parole del presidente della Repubblica Mattarella nel suo discorso di insediamento davanti alla Camere. Provate ad affiancarle a queste altre parole, pronunciate dal presidente della Corte d'Appello di Milano Giovanni Canzio all'inaugurazione dell'anno giudiziario, una decina di giorni fa. «A seguito della pratica neutralizzazione del diritto penale delle societa` e dei mercati finanziari ad opera soprattutto della controriforma del 2002, manca tuttora un adeguato controllo di legalita` della governance dell’economia e della finanza». Canzio ci ricorda che da oltre dieci anni manca un “adeguato controllo di legalità” (altro che priorità!) su economia e finanza, cioè sui principali strumenti che le mafie utilizzano per espandere il loro potere criminale. Eppure coesistono queste parole, le prime con le seconde. Memos ne ha parlato oggi con Anna Canepa, sostituta procuratrice nazionale antimafia, segretaria generale di Magistratura Democratica.e con Marcello Ravveduto, storico dell'Università di Salerno.