Intervista a Giovanni Arezzo

Published: March 12, 2020, 10:30 a.m.

Conosciamoci meglio!
Lui è Giovanni Arezzo è un attore e regista ragusano diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma nel 2006.
Dopo il diploma in Accademia, nel 2007 è, a Milano al Teatro Litta, tra i vincitori del Premio Hystrio alla Vocazione, “per la padronanza dei mezzi espressivi e la curiosità intellettuale”.
Lavora prevalentemente in teatro, diretto da registi come Silvio Peroni (“The Aliens”, “Il giorno del mio compleanno”), Francesca Ferro (“Sogno di una notte a Bicocca”, “Romeo Q Giulietta”), Guglielmo Ferro (“I Malavoglia”, “Concetto al Buio”), Nicola Alberto Orofino (“Mein Kampf”), Laura Tornambene (“Syrano”, “L’Ultimo Nessuno”), Franco Giorgio (“Variazioni Enigmatiche”) e altri.
È coregista e unico interprete dello spettacolo “Chet!”, di Laura Tornambene, monologo che racconta la vita del genio della tromba Chet Baker.
Da regista, ha messo in scena nel 2017 “Natura morta in un fosso” di Fausto Paravidino, prodotto dal Centro Teatro Studi di Ragusa, e “Girasoli”, monologo interpretato da Alice Sgroi (debutto autunno 2019), prodotto dal Teatro Mobile di Catania.
Ha lavorato anche per la TV (“RIS”, “Il commissario Montalbano”, “Apnea”, “Donne”) e per il cinema (è protagonista, insieme a Dominic Chianese (interprete hollywoodiano che ha recitato ne “Il Padrino”, “I Sopranos” e in altre decine di pellicole) del film breve “Hungry Birds”, prodotto e girato a Londra dal giovane film maker Raffaele Romano, e premiato in diversi festival di tutto il mondo (LAFA e altri).
È anche rapper e slammer, con lo pseudonimo di Soulcè, ed è il vincitore per la Sicilia dello slam ufficiale LIPS del 2019.
Ama i carboidrati, il succo di frutta alla pesca e parlare da solo o con Vito, il suo splendido cane bastardo.