Zero

Published: Jan. 11, 2015, 4:31 p.m.

b'Grazia Apisa legge: Zero di G. Apisa
Musica: Thomas Newman - American Beauty

ZERO

Fin dalla giovinezza
tentai di fare connubi di pensiero
tra coloro che amavo e non si conoscevano
In me uniti, erano gi\\xe0
una sintesi compiuta
Perch\\xe9 tentare sposalizi esterni?
Ma se un\'unione \\xe8 vera e reale
non pu\\xf2 che testimoniarsi
dentro e fuori
Cos\\xec ho fatto sfidando l\'anatema
Per utopia, per amore o destino
per disegno divino
Per\\xf2 non ho mai chiesto n\\xe9 voluto
il riconoscimento dell\'altro
neppure quello di Dio
Dio \\xe8 lo Zero assoluto
il niente se non parla gi\\xe0 in noi
L\'uomo \\xe8 il pieno
del tempo dello spazio dell\'infinito
l\'immanenza e la trascendenza
la consapevolezza del tutto
il superamento del limite
Cos\\xec oggi, nel silenzio del gazebo
nelle voci del mio giardino,
ho visto, come Kaplan, Lorenz Oken
percorrere la Bahnhofstrasse
e filosofare con improvvisa meraviglia
di Dio e dell\'uomo
dello Zero e del tutto
e sono rimasta assorta
concentrata nella mia sintesi reale
che non separa pi\\xf9 Dio dall\'uomo
la materia dallo Spirito
l\'Essere dal non-essere
ed ho sentito la voce di Silvia volare
- immanente-trascendente -
volare nel vento oltre l\'universo
per le strade dell\'infinito
e l\'infinito \\xe8 qui nell\'occhio concreto
e nuovo della figlia di Hegel
e dello Spirito Vivente
ed ho pensato che anche Kaplan
anche Oken lo "sanno"
o lo sapranno un giorno concretamente
consapevolmente

Genova, 2004'